La Nuova Sardegna

Edilizia sarda allo stremo la Regione: agire subito 

di Antonello Palmas
Edilizia sarda allo stremo la Regione: agire subito 

Cagliari, in 400 da tutta l’isola per un sit-in sotto il palazzo di via Roma I capigruppo: ordine del giorno unitario e discussione sulla legge urbanistica

26 maggio 2017
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CAGLIARI. L’edilizia attraversa un momento drammatico, tra calo della domanda nel pubblico e nel privato, difficoltà di accesso al credito e ostacoli burocratici, E la situazione della Sardegna è tra le più preoccupanti. Così non stupisce che, nella giornata della mobilitazione unitaria nazionale organizzata da Feneal, Filca e Fillea, sia stata Cagliari a ospitare una delle manifestazioni del settore, insieme a Roma, Bari e Palermo. E i 400 edili di tutta l’isola che hanno organizzato un sit in davanti al Consiglio regionale per chiedere alla politica «lavoro» e «cantieri aperti», hanno comunque ottenuto un risultato: l'impegno preso dai capigruppo del Consiglio regionale davanti ai sindacati degli edili di un ordine del giorno unitario nella prossima seduta a sostegno della vertenza edilizia e di mettere subito in discussione in Commissione la legge urbanistica.
Al termine della manifestazione di protesta in via Roma c’è stato l’incontro, al quale hanno preso parte i segretari generali di Cgil e Uil Michele Carrus e Francesca Ticca e quelli di categoria Giovanni Matta (Filca-Cisl), Enrico Cordeddu (Fillea-Cgil) e Marco Foddai (Feneal-Uil). Matta, parlando di successo della manifestazione, si è dichiarato «cautamente positivo, tuttavia resta in piedi la mobilitazione del settore che, in assenza di risposte efficaci, potrebbe trasformarsi in sciopero generale» Ed elenca gli impegni strappati alla politica, «ovviamente tutti da verificare in fase attuativa». Fa sapere che «un ordine del giorno del Consiglio regionale impegnerà la Giunta a sbloccare tutte le risorse, attualmente in carico alla Regione, destinate alla realizzazione di opere pubbliche: cioè circa 440 milioni di euro per opere infrastrutturali e 1 miliardo 350 milioni di euro relativi al Patto Governo-Regione del 29 luglio 2016». Inoltre, i capi gruppi predisporranno un disegno di legge per impegnare il Governo a revisionare i parametri di applicazione della “legge Fornero”, oggi troppo rigidi, relativamente al lavoro edile. Il Consiglio incontrerà il sindacato sulla legge urbanistica, la cui approvazione dovrà essere notevolmente accelerata, per la sua urgenza e incisività sui problemi attuali dell’economia sarda».
Impegno – dice Matta – anche «a far intervenire il Consiglio nei confronti della Giunta per revisionare i meccanismi dei cantieri comunali, strumenti di politica del lavoro che prevedevano per gli edili licenziati la possibilità di impiego per 6 mesi (salario pari a quello dei lavoratori in Cig o mobilità) nei Comuni, per realizzare opere che le amministrazioni locali con le proprie risorse non sarebbero mai in grado di realizzare. Questo intervento consentiva e consentirebbe ai lavoratori un minimo di sussistenza e la possibilità di non perdere il patrimonio professionale. La giunta Pigliaru aveva cancellato questa tipologia di cantieri comunali ritenendoli forme di politiche assistenziali».

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