La Nuova Sardegna

Dall’isola al Senegal per costruire 5mila case

Dall’isola al Senegal per costruire 5mila case

Due aziende sassaresi cureranno la progettazione e la realizzazione di un’area residenziale a Dakar

23 maggio 2017
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SASSARI. Due aziende di Sassari, dei settori delle costruzioni e dell’efficientamento energetico sono impegnate in Senegal, d’intesa col governo locale e col sostegno della Regione , per realizzare un progetto di edilizia sociale per gli emigrati senegalesi che decideranno di tornare nel loro Paese. È prevista la costruzione di residenze per 5mila famiglie sfruttando un capitale proveniente da un fondo d’investimento privato, di 125 milioni di euro.

Nei prossimi mesi circa duemila persone, fra ingegneri, tecnici e operai, lavoreranno nel cantiere in un quartiere in via di espansione a Dakar. si tratterà di un nuovo insediamento completamente urbanizzato e all’avanguardia. Si tratta di un complesso residenziale composto da un nucleo principale di abitazioni a un piano, ma ne progetto potrebbero trovare posto anche edifici a due piani, che potranno fare affidamento sulle infrastrutture necessarie per renderlo vivibile e autonomo rispetto al resto della città. Spazio, quindi, a palestre e biblioteche oltre che aree verdi e spazi ricreativi. Oltre il 90% della squadra dei lavoratori sarà formato da giovani senegalesi, molti dei quali vivono o hanno vissuto in Italia. Il supporto del contingente italiano sarà quindi limitato alla progettazione, che comunque avverrà con la supervisione dei tecnici incaricati dal governo senegalese che dovranno anche preoccuparsi delle iscrizioni agli albi professionali locali delle aziende italiane che porteranno nel lembo più occidentale dell’Africa il necessario know-how per procedere alla realizzazione del nuovo insediamento.

Prevedere una data di inizio lavori è un esercizio ancora complicato proprio perché si stanno sbrigando gli ultimi passaggi burocratici ma entro la fine di giugno se ne saprà qualcosa di più. Anche perché, l’idea di offrire un motivo valido per il ritorno a casa degli immigrati è un’obiettivo che fa il paio con l’idea di trattenere i giovani all’interno dei confini di uno dei paesi africani meno fragili dal punto di vista economico e con buone prospettive di crescita dettate dalla presenza dell’industria manifatturiera e estrattiva che offre qualche garanzia anche dal punto di vista occupazionale.

«La Regione è pronta a sostenere azioni imprenditoriali che possano favorire il ritorno a casa dei giovani della diaspora e creare le condizioni per arginare i flussi migratori verso l’Europa», sottolinea l’assessore degli Affari generali Filippo Spanu, che proprio ieri è rientrato in Sardegna doopo una missione in Senegal dove, l’ultimo giorno, ha anche incontrato a Dakar i vertici del Consiglio nazionale del Patronato, l’organizzazione locale delle imprese.

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