La Nuova Sardegna

Aglientu, protesta degli ospiti

di Sebastiano Depperu
Aglientu, protesta degli ospiti

Richiedenti asilo in rivolta: condizioni di vita impossibili. Arrivano i carabinieri

22 maggio 2017
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AGLIENTU. Sono settanta i migranti che lamentano le cattive condizioni di accoglienza nell’ex hotel Santa Maria. Una protesta simbolica per attirare l'attenzione, molto meno rumorosa di quella di un gruppo di richiedenti asilo politico che tempo fa aveva occupato la statale e bloccato il traffico. Ieri i manifestanti si sono limitati a ostruito l’ingresso della piccola strada d’accesso alla struttura che li ospita, immersa nelle campagne di Aglientu, con un grosso ramo, pallet e transenne.

La protesta nel piazzale davanti all’edificio in cui hanno trovato alloggio dopo lo sbarco in Sardegna è durata qualche ora mentre la zona era presidiata dai carabinieri di Aglientu e di Tempio. I migranti protestano per la qualità del cibo che viene servito ma non sono soddisfatti anche delle condizioni di vita in generale. Ieri era il giorno di riposo del mediatore culturale ma tra i ragazzi c’era qualcuno che conosce qualche parola di italiano, il tanto sufficiente a spiegare le ragioni della protesta: «Siamo stanchi di vivere in questo modo – ha detto il migrante –. A volte il cibo che viene servito a cena arriva già cotto dal mattino e quindi non è più buono. Questo accade durante le feste o le domeniche».

Le lamentele continuano: i migranti non avrebbero la possibilità di programmare uscite o di fare attività. Di fatto, i mezzi a disposizione non sono sufficienti per il numero di migranti ospitati nel centro temporaneo di accoglienza: circa 70 di cui 13 minori che ha in carico il Comune. La struttura, invece, è gestita da una cooperativa. «Il sistema di accoglienza non funziona – spiega il sindaco Antonio Tirotto –. È ovvio che le decine di migliaia di migranti provenienti dal nord Africa non si aspettano sicuramente di essere trattati così: fuggiti dalla loro terra d’origine per poi essere stoccati come merce di scambio nelle più disparate strutture italiane e abbandonati a se stessi. Sinceramente mi risulta difficile comprendere le intenzioni del Governo e la gestione così improvvisata di una situazione come questa».

Il primo cittadino, poi, chiede ancora una volta un’intervento della Regione sul fronte dell'accoglienza dei rifugiati nei centri temporanei: «Questa è l'ennesima manifestazione di protesta nelle strutture del nord Sardegna – dice ancora Tirotto –. L'intervento dei carabinieri ha sedato la protesta ma servono soluzioni urgenti prima che la situazione diventi insostenibile». (Walkiria Baldinelli e Sebastiano Depperu)

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