La Nuova Sardegna

Port authority, Delrio accelera Deiana verso la presidenza

di Umbero Aime
Port authority, Delrio accelera Deiana verso la presidenza

Il ministro dei Trasporti: «Con la Regione accordo sulla scelta, ma nessuna anticipazione sul nome» Ma ormai è certo: a guidare l’ente sarà l’assessore della giunta Pigliaru. Incertezza sul sostituto

19 maggio 2017
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INVIATO A PULA. Il ministro Graziano Delrio (infrastrutture e trasporti) è agile nelle risposte. Sarà perché proprio l’agilità è il tema del convegno organizzato dalla Nielsen, multinazionale delle indagini di mercato, e dove lui è la guest star sul palco. Così per cominciare fa sapere che per la nomina del primo presidente dell’Autorità portuale regionale è solo questione di giorni: «Con la Regione, abbiamo raggiunto il concerto sulla scelta. Però nessuna anticipazione sul nome per rispetto istituzionale». Ma il designato sarà l’assessore ai trasporti Massimo Deiana: non ci sono più dubbi. Dopo quasi quattro anni di commissari, i porti sardi avranno il loro presidente, che potrebbe prendere possesso dell’incarico fra poche settimane. E sarà quel giorno che il governatore Francesco Pigliaru dovrà pensare con chi sostituire Deiana. Qualche norme circola da tempo anche se – sempre per rispetto istituzionale – le anticipazioni non sono ancora possibili. Detto quello che c’era da dire sull’Authority, Delrio ha parlato anche dei rapporti oggi tesi fra Regione e Anas. «C’è in corso un lavoro di squadra – ha detto – per evitare contrapposizioni. Di certo con la Regione abbiamo discusso delle priorità e preparato una mappa dei lavori più urgenti. Ci vuole ancora un po’ di pazienza, ma l’Anas sa quello che deve fare e lo farà. Però va ricordato: abbiamo appaltato tutti i lotti della Sassari-Olbia, c’è la gara per i cantieri sulla Carlo Felice nord, mentre dobbiamo studiare come recuperare i ritardi nei lavori per la nuova Sulcitana. Abbiamo un’idea e trovare l’accordo con la Regione non sarà difficile». Sempre con agilità, il ministro ha parlato della prossima continuità territoriale aerea. Il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea e a ottobre dovrebbe esserci l’assegnazione delle rotte. «La Regione – ha detto – ci ha proposto una nuova formula. L’abbiamo studiata e poi condivisa, perché siamo sicuri che aumenterà la qualità del servizio nei tre aeroporti sardi. Ci saranno più voli e aumenteranno le frequenze. Adesso bisogna aspettare le offerte delle compagnie aeree, ma ad ottobre di sicuro inaugureremo una Ct1 senza più gli errori del passato». Per poi ritornare a parlare d’infrastrutture: «Con il Patto per la Sardegna, ci sono i milioni che servivano alla Regione per le grandi opere. Anche in questo caso, abbiamo concordato un piano d’azione dai tempi molto stretti. C’è molto da fare, ma quando ci sono i finanziamenti è più facile passare dalle parole ai fatti». Con a margine anche una battuta sull’Europa: «Come vorrei che Bruxelles ci desse la possibilità di far partire un piano straordinario per le infrastrutture oltre i vincoli di bilancio. Se ci fosse data questa opportunità, gli investimenti li farei in gran parte nel Mezzogiorno, Sardegna compresa, per accelerare la ripresa economica. Nel 2017 proprio il Centrosud ha dimostrato una vitalità maggiore rispetto al Nord ed è un buon segnale». Come lo è, sempre per il ministro, l’impegno del governo in questi anni contro la corruzione. «Abbiamo fatto importanti passi avanti – ha detto – e oggi dobbiamo tenere alta la vigilanza. Mai abbassare la guardia». Poi messo alle strette sullo scandalo politico del momento, il fallimento di Banca Etruria, Delrio non s’è tirato indietro. «Quella telefonata che ho fatto per salvarla, la rifarei, perché devi farla se ci sono in pericolo mille posti di lavoro. La verità è questa, non c’è altro e poi tutti dovremo smetterla di alimentare il regime del sospetto. È con la fiducia e il dialogo, non con la demolizione degli altri che l’Italia può riprendere a crescere».

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