Sogeaal, lavoratori in stato d’agitazione
Aeroporto di Alghero, i sindacati sul piede di guerra per il licenziamento di 45 addetti alla security
ALGHERO. «Siamo consapevoli del fatto che la riduzione del personale sia solamente il primo licenziamento collettivo del personale Sogeaal, perciò proclamiamo lo stato di agitazione». I lavoratori della società di gestione dell’aeroporto di Alghero, e i loro rappresentanti sindacali vanno, al muro contro muro. L’avvio delle procedure per il licenziamento dei 45addetti alla security non li ha sorpresi e men che meno li ha depressi, ma li ha fatti arrabbiare molto. D’altro canto, la levata di scudi della politica, che ha gridato allo scandalo e ha puntato il dito contro il governo regionale, ha ridato slancio all’idea che ancora non tutto sia perduto. Tanto vale lottare. Ma sapendo bene che «con i tagli siamo solo all’inizio», avvertono. Una convinzione che Arnaldo Boeddu di Filt Cgil, Giuseppe Ruiu di Uil Trasporti e Maurizio Muretti di Ugl Trasporto aereo esprimono in un documento in cui annunciano l’inizio dello stato di agitazione e il raffreddamento di primo livello delle relazioni industriali.
«L’azienda l’ha detto chiaramente nell’incontro avuto a fine marzo nella sede sassarese di Confindustria, a villa Mimosa – spiegano – gli esuberi sono almeno cento». Come se non bastasse questa pessima previsione, a mandare su tutte le furie le organizzazioni sindacali e i dipendenti di Sogeaal è stata la nota con cui la società ha comunicato l’avvio delle procedure di licenziamento per i primi 45 lavoratori. «Adducono motivazioni in palese contrasto e contraddizione con quanto dichiarato da loro stessi nel recente bando di gara – affermano – azzerando i diritti acquisiti negli anni in tema di anzianità di servizio e retribuzione».
Non solo. «A oggi e malgrado le reiterate richieste non è stato reso noto il contenuto del reale piano industriale di Sogeaal e dell’auspicato rilancio della società – insistono Boeddu, Ruiu e Muretti – la necessità di una ristrutturazione aziendale è indubbia e urgente e richiede di intervenire consapevolmente su tutti i centri di costo, concretamente e in modo risolutivo, e sulle criticità reali, per le quali si ribadisce che il sindacato non ha mai inteso sottrarsi nell’interesse del mantenimento dei livelli occupativi e nell’interesse reale dell’azienda, ad oggi non garantiti per scelte discutibili e non condivise». Oltre a dichiarare l’avvio delle procedure di raffreddamento di primo livello delle relazioni sindacali e ad annunciare lo stato di agitazione, Filt Cgil, Uil Trasporti e Ugl Trasporto aereo hanno scritto a Sogeaal e a tutti i soggetti istituzionali che hanno voce in capitolo per chiedere un incontro urgente attraverso cui iniziare a dipanare le nubi che ingombrano il cielo sopra il “Riviera del corallo”.