La Nuova Sardegna

La battaglia per le spiagge, i ticket salvano i gioielli dell’Ogliastra

di Giusy Ferreli
La battaglia per le spiagge, i ticket salvano i gioielli dell’Ogliastra

Un euro per entrare nei lidi di Baunei, 6 per il paradiso di Cala Goloritzè. Ma tutti sono entusiasti

01 maggio 2017
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BAUNEI. Non sempre occorrono azioni eclatanti per preservare il patrimonio naturalistico. A volte la tutela ambientale va di pari passo con misure mirate, piccole ma efficaci. Dal contributo volontario di un euro alla gestione dei Sic, sono queste le iniziative che in Ogliastra servono a preservare l'ambiente. Chi vuole trascorrere qualche ora indimenticabile nelle cale di Baunei, ad esempio, è chiamato a versare un contributo volontario di un euro.

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«Non ci sono strumenti giuridici per imporre il pagamento, ma neanche servirebbero perché ci siamo resi conto che la gente è ben felice di pagare quell'euro che serve all'associazione Club di prodotto- Costa di Baunei per garantire i servizi minimi come la pulizia degli arenili, l'assistenza all'ormeggio nelle cale e alla balneazione» spiega il sindaco Salvatore Corrias. Nel Golfo di Orosei, ancora a Baunei, c'è l'unico esempio in Ogliastra di ticket ambientale obbligatorio. Per arrivare a Goloritzè si devono pagare 6 euro. All'inizio qualcuno ha storto il naso ma poi l'iniziativa ha incontrato il favore di tutti, turisti e residenti. Un ulteriore passo arriverà dal Sic, che vede anche i comuni di Dorgali e Urzulei. Recentemente è stato rifinanziato con 60mila euro. C’è anche l’adozione di un Piano di utilizzo dei litorali.

A Tortolì, altro centro costiero a forte vocazione turistica, la tutela ambientale passa per altre vie. Di recente l'amministrazione guidata da Massimo Cannas, in collaborazione con Forestas, ha recintato le dune nella spiaggia di La Capannina. Altri interventi sono previsti nell'area Sic di Orrì, interventi che devono tenere conto delle prescrizioni europee a tutela della flora e della fauna. «L’aver ottenuto la Bandiera blu – spiega Cannas – ci obbliga a rispettare severi requisiti ambientali». Matteo Piras primo cittadino di Cardedu, agisce anche sulla prevenzione. Chi vive di turismo balneare sa perfettamente quanto sia importante la qualità delle acque. «Il primo passo - spiega il sindaco - lo abbiamo fatto una decina di giorni fa con prelievi sistematici lungo il fiume rio Museddu che sfocia nella omonima spiaggia». I campionamenti dell'Arpas hanno dato esiti nella norma. A Cardedu ci si prepara all'attivazione di un altro Sic, quello di Montiferru, una vasta area che dalle montagne arriva al mare, assieme a Gairo, Osini e Tertenia, mentre alla compagnia barracellare è riservato il controllo delle spiagge e lungo i torrenti.

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