La Nuova Sardegna

Bonus accoglienza ai Comuni nell’isola arrivano i primi soldi

di Claudio Zoccheddu
Bonus accoglienza ai Comuni nell’isola arrivano i primi soldi

Per la Sardegna 2,8 milioni senza vincoli di impiego, a Sadali 40mila euro per le imprese giovanili Cuccureddu, sindaco di Castelsardo: «Subiti tagli per 500mila euro, ne recuperiamo un quinto»

30 aprile 2017
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SASSARI. Il totale dovrebbe essere di 2,8 milioni. I “risarcimenti” annuali decisi dal governo e destinati ai comuni che hanno aperto le porte ai migranti iniziano ad arrivare e daranno una boccata d’ossigeno ai bilanci municipali, spesso asfittici. Si tratta del “bonus accoglienza”, una somma non vincolata che le amministrazioni utilizzeranno a loro piacimento e che può essere calcolata senza troppi problemi: ogni giaciglio offerto ai migranti, senza limiti di età o di status, vale 500 euro una tantum. Nel computo figurano tutti i tipi di accoglienza, dagli Sprar (il sistema di protezione per i richiedenti asilo e per i rifugiati) ai centri di prima accoglienza passando per tutte le strutture temporanee. Ovviamente, c’è una scadenza da cui partire: l’aiuto è stato calcolato sulle presenze rilevate il 24 ottobre dello scorso anno, quando l’isola ospitava 5600 migranti.

Il bonus. Parte da un totale di 100 milioni che il governo ha iniziato a distribuire in tutta Italia. Il tesoretto dedicato all’ospitalità è stato inserito nel decreto fiscale collegato alla legge di bilancio, nella voce “misure urgenti a favore dei Comuni in materia di accoglienza”. Lo stanziamento statale ha l’obiettivo di risarcire le amministrazioni comunali che hanno offerto ospitalità e che hanno pagato la scelta in termini di ordine pubblico e di tranquillità. C’è anche un altro obiettivo, meno evidente ma altrettanto sostanziale: invogliare le amministrazioni comunali ad accollarsi programmi di accoglienza e integrazione in vista dei prossimi tempi, quando la migrazione potrebbe trasformarsi in un esodo.

I sindaci. Soddisfatti e fatalisti. Come spesso capita quando si parla di accoglienza, non esiste un punto di vista comune. Come non esiste un’assegnazione dei bonus basata sulla contemporaneità. I soldi arrivano ma seguono percorsi diversi. Capita così che il consiglio comunale di Sadali, che il 24 ottobre del 2016 ospitava 79 migranti, abbia già destinato il suo risarcimento mentre Castelsardo, che alla stessa data ne ospitava circa 200, non abbia ancora ricevuto notizie certe e tantomeno i 100mila euro che dovrebbero rappresentare il valore del bonus accoglienza. Romina Mura, sindaco di Sadali e deputata del Pd, ha già indirizzato le risorse: «I 39 mila 500 euro che ci sono stati riconosciuti saranno utilizzati per sostenere le imprese giovanili nate a Sadali negli ultimi 12 mesi con un contributo a fondo perduto. Inoltre, aprirà nei prossimi giorni uno sportello che fornirà supporto alle iniziative imprenditoriali già attive e a quelle che nasceranno in futuro». Il fatto che la misura deliberata dal governo non sia un supporto continuativo, però, preoccupa Romina Mura: «Quello che serve è una misura strutturale e farò di tutto anche in Parlamento per fare in modo che i cittadini sentano che lo Stato sostiene che fa il suo dovere. Ospitare i migranti è una necessità, non se ne può fare a meno, ma è anche un sacrificio che deve essere ripagato con finanziamenti costanti e con misure di supporto alternativo, come la diminuzione dei vincoli a cui sono sottoposte le amministrazioni comunali».

Chi invece riconosce al bonus per l’accoglienza il peso specifico di goccia nell’oceano è il sindaco di Castelsardo, Franco Cuccureddu: «Se ne sente parlare, dicono che sia imminente ma noi non abbiamo ricevuto nemmeno un euro e ufficialmente non ne sappiamo nulla– spiega il sindaco che, in effetti, avrebbe preferito un altro tipo di sostegno–. Ci spetterebbero circa 100mila euro. Meglio di niente ma bisogna contare che il governo ha alleggerito i nostri bilanci sottraendo parti importanti, ad esempio, dell’Imu. Nel conto totale siamo sempre noi a perdere: ci danno 100mila euro ma ce ne tolgono 500mila. Non mi sembra un affare ».

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