La Nuova Sardegna

Lo strappo di Bruno «Alghero dimenticata non andrò a votare»

Lo strappo di Bruno «Alghero dimenticata non andrò a votare»

ALGHERO. «Non andremo a votare per le primarie di quel Pd che ci ha espulso senza alcun contraddittorio e ora tace su aeroporto, sanità e altri problemi che affliggono la città e il territorio»....

29 aprile 2017
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ALGHERO. «Non andremo a votare per le primarie di quel Pd che ci ha espulso senza alcun contraddittorio e ora tace su aeroporto, sanità e altri problemi che affliggono la città e il territorio». Proprio come tre anni fa, Mario Bruno, già capogruppo in Regione e soriano della prima ora, sbatte la porta in faccia al Pd. Stavolta il rumore è ancora più eclatante. Perché se fino a ieri sembrava che la scaramuccia in area dem riguardasse solo il sindaco e i suoi seguaci da una parte e la dirigenza cittadina del partito dall’altra, ora Bruno spara al bersaglio grosso. In un documento al vetriolo firmato insieme a al presidente del consiglio comunale, Matteo Tedde, a tre assessori, a numerosi consiglieri, l’addio a lettere cubitali è chiaramente spiegato con la delusione nei confronti del partito a tutti i livelli, da Alghero a Sassari, da Cagliari a Roma. «Quel Pd che nel nostro piccolo abbiamo contribuito a fondare, far nascere, sostenere e servire – scrivono – senza contraddittorio alcuno non ha esitato, nel disinteresse del suo gruppo dirigente a vari livelli, a espellere gran parte dei suoi dirigenti locali, che hanno fatto la scelta obbligata di una lista civica per amministrare Alghero, solo dopo aver visto negate le primarie indette nel 2014, in vista delle amministrative». E ora il Pd «a livello regionale tace sulla situazione del nostro scalo aeroportuale, incurante delle proposte dei sindaci, del sistema delle imprese e delle organizzazioni dei lavoratori, che hanno puntato al rilancio e alla ripresa del traffico aereo con proposte concrete, nel dialogo, nel confronto con la Regione, sorretta dal Pd». Non solo, perché «il Pd assiste inerte e complice allo smantellamento del sistema sanitario del nostro territorio – denunciano Bruno e gli altri – dalla Terapia intensiva cardiologica al Serd, dal Centro di salute mentale all’abbandono dell’ospedale marino e la progressiva marginalizzazione di discipline fondamentali come Chirurgia e Ortopedia». Ecco, tutto questo, protestano gli ex Pd «non lo possiamo più tollerare». Sindaco, assessori e consiglieri annunciano che «continueremo con forza la nostra azione politica, coinvolgendo il sistema delle autonomie locali e favorendo il dialogo costruttivo, ma non possiamo contribuire, in alcun modo, alle dinamiche interne a un partito che ha abbandonato il territorio». Di fronte all’annuncio di Bruno Cucca auspica «la ripresa del dialogo per favorire la riconciliazione tra il Pd e gli amministratori algheresi». Sanna va oltre e propone a Cucca di fare un appello congiunto a Bruno per votare alle primarie. «Garantiamo che con i nuovi organi regionali chi vorrà potrà aderire al Pd algherese». (g.m.s.)

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