La Nuova Sardegna

Sanatoria fiscale, oltre 12mila sardi in bilico

Attesa anche nell’isola per la definizione della manovra con i criteri per chiudere le liti con le Entrate

25 aprile 2017
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. La sanatoria delle liti col fisco prevista nella manovra riguarda le controversie con l’Agenzia delle Entrate, sono escluse le cause contro Comuni, Regioni, e quelle contro Equitalia che poi sono le più numerose. In Sardegna ci sono 5.783 cause pendenti nella commissione tributaria regionale e 6.799 nelle quattro commissioni tributarie provinciali, con 3.60 contenziosi a Sassari, 871 a Nuoro, 973 a Oristano e 1.315 a Cagliari. Rispetto alle altre regioni la Sardegna presenta una litigiosità moderata, basta pensare che la sola Ctp di Catania nel 2016 aveva 49mila cause in corso, il 15 per cento di tutto il contenzioso fiscale di primo grado in Italia, in generale il maggior numero di liti col fisco è nel Sud. Quanto possa interessare ai contribuenti sardi la sanatoria in preparazione da parte del governo dipenderà dall’ammontare dello sconto di cui potrà beneficiare il contendente rispetto alla somma accertata dal fisco e, comunque, gli osservatori sostengono che la sanatoria potrebbe davvero non interessare a chi ha vinto il ricorso in primo grado e a maggior ragione a chi lo ha vinto anche in secondo grado. Questo disinteresse, secondo gli esperti, potrebbe riguardare il 30 se non il 40 per cento dei cittadini che hanno un ricorso davanti alla commissione tributaria regionale, cioè è già al secondo grado del giudizio. In proporzione, questi dati sono adeguati anche alla situazione sarda e quindi anche per l’isola si profilano alcune incognite sulla effettiva presa della sanatoria che è di sicuro interesse invece per l’erario perché il calcolo complessivo del gettito potenziale, stando al numero dei contenziosi pendenti nei diversi gradi di giudizio,ammonta per tutta l’Italia a oltre 107 miliardi di euro. La platea dei contribuenti potenzialmente interessati si è allargata quando è stato deciso che potevano chiudere le liti anche coloro che non avevano rottamato le cartelle di Equitalia. Le sanzioni una volta ridotte corrispondono approssimativamente a un terzo delle maggiori imposte pretese dall’Agenzia nell’atto impositivo. E’ di questi giorni il dibattito tra gli esperti che suggeriscono di rivedere il fatto che la stessa agevolazione viene concessa a tutti senza valutarse se il contribuente ha già avuto per esempio un primo giudizio favorevole oppure non ha ancora un contenzioso in corso.

Il nuovo decreto

«La mannaia sul Superbonus devasterà tantissime vite»

di Luigi Soriga
Le nostre iniziative