La Nuova Sardegna

Consiglio regionale: quattro leggi in bilico

Consiglio regionale: quattro leggi in bilico

Sono ferme da tempo la riforma elettorale e la rete ospedaliera. In attesa anche urbanistica e turismo

24 aprile 2017
3 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Basta volerlo, ma chissà se lo vorrà. Nei prossimi due mesi, maggio e giugno, il Consiglio regionale potrebbe licenziare almeno in commissione la riforma elettorale, l’ultima bozza della legge urbanistica e anche la riorganizzazione della rete ospedaliera. Se poi volesse dimostrare il massimo dell’efficienza, nel pacchetto potrebbe inserire anche la legge quadro del turismo. C’è invece il rischio che in tutti e quattro i casi i lavori vadano ancora a rilento. La maggioranza di centrosinistra ha i suoi problemi e chissà se basteranno le primarie del Pd, sono domenica prossima, a tranquillizzare gli animi intorno al governatore Francesco Pigliaru. Anche il centrodestra pare essere in equilibrio instabile e la ricerca complicata del prossimo leader comincia a pesare. La legge elettorale è quella da più tempo chiusa nel congelatore. La sottocommissione del Consiglio doveva mettere a confronto le varie proposte sul tavolo, sono almeno quattro, ma di più non riesce a fare. Perché se sulla doppia preferenza e la rappresentanza territoriale un accordo di massima è stato trovato, sul resto non c’è ancora un’intesa. Nel senso che la commissione riforme non ha deciso (e chissà quando lo farà) se limitarsi a una leggina di manutenzione o entrare nel merito con anche la modifica, ad esempio, delle soglie di sbarramento che sono il problema dei problemi per i piccoli partiti. Nelle prossime settimane, dovrebbe esserci un nuovo tentativo d’inserire almeno una parte della riforma all’ordine del giorno della commissione. Potrebbe passare il compromesso di pensare solo alla doppia preferenza di genere e rinviare il resto a data da destinarsi, ma comunque prima dei primi mesi del 2019, scadenza naturale della legislatura. Anche la riorganizzazione della rete ospedaliera, fondamentale per provare a rimettere in sesto la sanità disastrata, è ferma in Consiglio da oltre un anno. I tentativi di discuterla in commissione sono stati diversi, tempo fa c’è stato anche un primo giro di audizioni, poi tutto s’è fermato in attesa dell’avvio dell’Asl unica. Ora che l’Ats è partita anche se solo a giugno ci sarà il tagliando numero uno sulla nuova gestione, la grande corsa su come riqualificare grandi e piccoli ospedali dovrebbe riprendere. Ma non è detto ogni volta che si parla di posti letto la pressione dei territori sul Consiglio regionale diventa forte e invece di correggere se del caso la proposta della giunta, il centrosinistra preferisce soprassedere. La protesta fa sempre paura e non va neanche dimenticato che l’11 giugno c’è un importante appuntamento elettorale, con 66 Comuni che dovranno scegliere il loro sindaco. La legge urbanistica è quella arrivata più di recente in carico al Consiglio regionale. Dalla giunta è stata licenziata a metà marzo e solo a fine mese la commissione di riferimento deciderà il calendario dei lavori. Le audizioni saranno lunghe e complicate, perché l’edilizia in genere, insieme alla sanità, è un altro di quelli argomenti che dividono invece di unire il centrosinistra al governo. Infine, in questo pacchetto potrebbe rientrare anche la legge sul turismo. La bozza è pressoché pronta, ma non piace alle associazioni e a quel punto la commissione del Consiglio potrebbe decidere anche di soprassedere per evitare il muro contro muro.

In Primo Piano
I soccorsi

Olbia, si schianta con il suv contro tre auto parcheggiate

Le nostre iniziative