La Nuova Sardegna

Scuola-lavoro per diventare imprenditori

di Alessandra Sallemi

Quartucciu, l’esperienza degli studenti 16enni dell’Istituto “Primo Levi” al ristorante McDonald’s

22 aprile 2017
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QUARTUCCIU. Non possiamo permetterci di essere timidi, di avere giornate no, di assumere comportamenti che non siano esemplari: questo e altro hanno compreso i sedicenni dell’istituto tecnico commerciale “Primo Levi” di Quartu impegnati nel progetto di alternanza scuola-lavoro nei ristoranti McDonald’s alle Vele e al Poetto (dell’imprenditore Sergio Simeoni) presentato ieri in una conferenza stampa. E’ articolato il progetto della scuola “Primo Levi”: l’esperienza bisettimanale in un ristorante che stacca 1.200 scontrini al giorno, accoglie un pubblico composito e si poggia su una macchina complessa di approvvigionamenti e gestione del personale, si abbina a master al Cern di Ginevra e alla frequentazione dei laboratori del dipartimento universitario di Fisica. Lo scopo dell’alternanza scuola-lavoro per questi ragazzi del corso di Chimica ambientale è «sviluppare competenze trasversali, amplificare le capacità di relazione, reagire in modo corretto davanti a situazioni impreviste», come spiegava Elisabetta Bina, la docente di Biologia tutor del progetto, 400 ore nel triennio. «Il nostro obbiettivo non è professionalizzare i ragazzi in un determinato lavoro ma sviluppare le abilità di ciascuno - diceva il dirigente scolastico Enrico Frau - far sperimentare ai ragazzi cosa significa gestire un rapporto di lavoro, far sì che, attraverso le loro intuizioni, facciano emergere le loro volontà e quindi una mentalità imprenditoriale». Il “Primo Levi” ha già qualche successo sul tema: in campo turistico i ragazzi inviati in varie regioni d’Italia hanno trovato lavoro a tempo indeterminato, mentre altri, ora studenti di Ingegneria, sono i padri di una start up premiata a livello nazionale. La scelta del McDonald’s è figlia di un accordo nazionale della catena di ristorazione col ministero dell’Università e Ricerca. Si chiama “Benvenuti studenti” e ha coinvolto 10mila ragazzi in 500 ristoranti “M” in tutta Italia con lo scopo di sviluppare le soft skill, le competenze relazionali dei ragazzi. Per garantire questo, il personale McDonald’s riceve una formazione. Simeoni ha salutato con entusiasmo l’inserimento dei suoi locali nel progetto: «Accompagnare i ragazzi nella loro giornata di lavoro ci fa piacere, e, anche per noi, porta miglioramenti nel rapporto con i clienti». E’ d’accordo Marta Secci, la direttrice dei due locali.

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