La Nuova Sardegna

Migranti, allarme minori Nei centri non c’è posto

di Luca Rojch
Migranti, allarme minori Nei centri non c’è posto

Tra gli 816 sbarcati dalla Siem Pilot anche tanti ragazzini non accompagnati Tre scafisti libici individuati dalle testimonianze e denunciati dalla polizia

20 aprile 2017
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CAGLIARI. Tra gli 816 migranti sbarcati nell’isola martedì pomeriggio c’erano tre scafisti. Sono stati segnalati da diversi compagni di viaggio, secondo le testimonianze si sono alternati alla guida dell’imbarcazione sulle quali erano stipati i disperati partiti dall’Africa. Dopo il salvataggio al largo della Libia, i 3 scafisti si sono mischiati agli altri migranti a bordo della Siem Pilot. La polizia, squadra mobile di Cagliari, ha denunciato i tre, tutti di nazionalità libica, in stato di libertà.

La distribuzione. Le operazioni di identificazione si sono concluse ieri iin serata al molo Ichnusa del porto di Cagliari. Solo allora, dopo che tutti i migranti sono stati fotosegnalati e dopo che una parte di loro è stata sottoposta a cure mediche (nel gruppo anche 14 donne in stato di gravidanza), è potuto partire anche l’ultimo autobus diretto ai centri di accoglienza. Dopo una notte trascorsa al porto per metà di loro, tutti i richiedenti asilo sono stati accolti nelle strutture: 388 sono rimasti nel Cagliaritano, più di 400 sono stati divisi tra i centri del Sassarese (247), del Nuorese (106) e Oristanese (76).

Emergenza minori. Sono loro a preoccupare di più perché non c’è un numero sufficiente di posti adeguati ad accoglierli : i minori devono infatti andare in strutture differenti rispetto a quelle per gli adulti e seguire un percorso di integrazione calibrato all’età e alla loro condizione. Tra gli 816 migranti sbarcati martedì, i minori sono 109: tra loro circa la metà ha viaggiato in solitudine, non accompagnato dai genitori. I bambini sono stati accolti con il consueto calore dai volontari, che hanno offerto sorrisi, giochi e qualcosa di buono da mangiare. È evidente che non basta, per questo gli appelli ai Comuni si moltiplicano: servono strutture per la seconda accoglienza, più piccole, più ordinate, a misura d’uomo e di bambino.

La Regione. L’assessore alla Protezione civile Donatella Spano non risponde agli attacchi di chi si scaglia contro la giunta Pigliaru e “sulla Sardegna nuova Lampedusa». L’assessore ringrazia chi ha lavorato sul campo: «I volontari che si mettono all'opera a sostegno di persone che arrivano in condizioni di salute precarie, insieme a tutti coloro che fanno parte del sistema di Protezione civile e alle forze dell’ordine, rappresentano il volto migliore della nostra regione». (si. sa.)

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