La Nuova Sardegna

Agnelli, per Briatore una polemica ridicola

Agnelli, per Briatore una polemica ridicola

Dal manager una foto mentre allatta un pupazzo. Il consorzio di tutela lancia concorso-provocazione

15 aprile 2017
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SASSARI. Nella guerra all’ultimo belato tra pastori e animalisti irrompe Flavio Briatore. Mr Billionaire, diventato testimonial di allevatori e pecorino, sceglie la leggerezza. Fa sua la massima “ridendo castigat mores” e sul suo profilo twitta un’immagine che lo ritrae mentre allatta con una bottiglietta d’acqua il pupazzo di un agnello. Twitta «#buonapasquaatutti #pace #serenità questa Pasqua sarà ricordata per le cavolate riguardanti gli agnelli (gli animali) ???? mi sono adeguato». Briatore richiama l’icona di Silvio Berlusconi che qualche giorno fa si è fatto fotografare mentre coccolava un agnello. Silvio l’animalista ne ha adottato 5, salvati dalle tavole pasquali. E intorno al gesto magnanimo dell’ex premier si è scatenata una polemica. Da una parte i sostenitori dei pastori e dell’economia degli agnelli. A Pasqua nell’isola ne vengono macellati 250mila. Per loro il boicottaggio più che salvare gli agnelli, ucciderebbe i pastori. Dall’altra gli animalisti che invitano a una Pasqua senza carne. Una guerra combattuta sul web. Diatriba digitale per sottrarre gli agnelli dalla mannaia reale. E che la battaglia sia tutta diventata mediatica lo dimostra anche l’iniziativa lanciata dal Consorzio di tutela dell’agnello di Sardegna Igp, che invita tutti a fotografare e pubblicare sui social le foto delle tavole imbandite di pietanze a base di agnello. Più che al tenero cucciolo si pensa alla tenera carne. «Il giorno di Pasqua e Pasquetta scatta una foto al tuo arrosto di agnello di Sardegna Igp e pubblicala sulla pagina facebook Agnello di Sardegna. La foto più bella, o comunque quella che raccoglierà più like riceverà in premio un agnello messo in palio dal Consorzio di tutela – dice il presidente del consorzio Battista Cualbu – . Mangiare carne di agnello non è solo una tradizione ma è anche un’abitudine virtuosa di chi mangia bene e sano. I nostri pastori rispettano il benessere animale, siamo la prima regione del Mediterraneo in cui si pratica l'allevamento degli animali al pascolo. Il modo tradizionale di brucare delle pecore aumenta notevolmente nella carne i contenuti di alcune sostanze fondamentali che vengono trasmesse all'uomo (i nostri agnelli si nutrono con il solo latte delle madri, come da disciplinare). Queste aiutano lo sviluppo cerebrale e la vista nei bambini più piccoli e il corretto funzionamento del sistema nervoso centrale. I pediatri consigliano l'omogeneizzato di carne di agnello per i bambini appena svezzati». Difficilmente gli animalisti e i vegetariani accoglieranno la richiesta di Cualbu, ma a dire il vero molti politici di Forza Italia nell’isola hanno tradito il loro capo e si sono schierati con i pastori. Domani mangeranno l’agnello. (l.roj)

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