Tonno rosso, l’isola è esclusa
Il ministero dà il via libera alla pesca solo ai gestori delle tonnare
CARLOFORTE. I pescatori sardi che non lavorano con le tonnare non possono pescare il tonno rosso. È scritto nelle disposizioni del ministero dell’Agricoltura per la pesca in Italia nel 2017. Ancora una volta i pescatori sardi non possono catturare alcun esemplare di Thunnus thynnus perché non detengono quote, nemmeno in via accidentale. Pena sequestri, denunce e multe salate da pagare. Così il senatore Pd Silvio Lai. «Recentemente - ha osservato - era stata ammessa la nostra proposta di emendamento al decreto Milleproroghe, per destinare il 18% dell'aumento di 550 tonnellate previsto dall'Ue ai pescatori artigianali di Sardegna e Liguria. Proposta non inserita nel testo definitivo, per il diniego del responsabile pesca al ministero. Ma questa battaglia deve continuare. È essenziale che la Regione si attivi nei confronti del Governo e solleciti le modifiche necessarie ad attuare la risoluzione Ue che rende giustizia alla Sardegna, comprendendo le catture accidentali». In pratica, in Sardegna possono catturare tonni pinna blu solo i gestori delle tonnare dell'Isola Piana, Portoscuso e Porto Paglia, il cui pescato (quota 2017 salita a 280 tonnellate) anche quest'anno finirà vivo dentro gli allevamenti marini di Malta. Tutto questo alimenta il mercato nero e fa schizzare i prezzi di vendita al consumatore finale, a Carloforte, fino a 25 euro al chilo.