La Nuova Sardegna

Coldiretti Sardegna contro Berlusconi: «Adotti un allevatore in crisi, non gli agnelli»

Coldiretti Sardegna contro Berlusconi: «Adotti un allevatore in crisi, non gli agnelli»

Polemica sulla svolta animalista: «Poca attenzione verso un settore in difficoltà». E la presidente Boldrini segue l’esempio dell’ex premier

13 aprile 2017
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SASSARI. Il mondo delle campagne boccia il Berlusconi in versione animalista. La discesa in campo dell’ex premier alla vigilia di Pasqua a favore degli agnelli manda su tutte le furie gli allevatori. In questo periodo, infatti, in Sardegna vengono macellati 250mila agnelli, un quarto di quelli prodotti in un anno. La metà, invece, viene consumata a Natale. «Adottare un agnello a Pasqua è una follia, meglio sarebbe adottare un allevatore in difficoltà a causa della crisi».

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Il presidente del Consorzio Agnello di Sardegna Igp, Battista Cualbu, nonché numero uno di Coldiretti, non fa giri di parole per liquidare la svolta animalista di Berlusconi, che, su consiglio dell’ex ministro Michela Vittoria Brambilla, ha adottato cinque agnellini con cui si è fatto immortalare nel parco di Arcore. Una posizione, quella del leader di Forza Italia, a cui ieri ha fatto seguito quella della presidente della Camera, Laura Boldrini, che ha adottato anche lei due agnellini e li ha portati nel suo ufficio Montecitorio. «Dalla politica, soprattutto se ai massimi livelli, ci saremmo aspettati maggiore attenzione per il mondo produttivo», tuona Cualbu.

Per il presidente del Consorzio l’uscita pubblica di Berlusconi rischia di mandare in confusione gli italiani. E di arrecare un enorme danno all’economia agropastorale. «Per natura l’uomo è cacciatore e carnivoro – afferma Cualbu – e la carne di agnello sardo fa parte della dieta mediterranea, un prodotto che, nei secoli, ha consentito alla Sardegna di essere una delle cinque zone del mondo dove si vive più a lungo e in salute».

Ma, attacca il numero uno di Coldiretti, «vogliono convincerci a mangiare cibi prodotti in laboratorio affermando che avrebbero minore impatto sull’ambiente mentre non sappiamo quali effetti potrebbero avere sulla salute dell’uomo. Il modo tradizionale di brucare delle pecore, invece, aumenta notevolmente nella carne i contenuti di alcune sostanze fondamentali che vengono trasmesse completamente all’uomo. Sostanze che aiutano lo sviluppo cerebrale e la vista nei bambini più piccoli e il corretto funzionamento del sistema nervoso centrale. E infatti, i pediatri consigliano l’omogeneizzato di carne di agnello per i bambini appena svezzati».

E dunque un nuovo attacco al Berlusconi animalista. «È davvero sconfortante che un leader politico, che ha ricoperto ruoli importanti nelle istituzioni, sponsorizzi un’alimentazione artificiale dalle conseguenze sconosciute». E quindi Cualbu invita a comprare l’agnello Igp di Sardegna ricordando che a Pasqua, nonostante le campagne a favore degli agnelli, la produzione non è per niente calata. «La domanda resta forte come dimostra il prezzo raddoppiato in questi ultimi dieci giorni – garantisce Cualbu, che conclude – L’agnello sardo si conferma come il simbolo della Pasqua e piatto immancabile per celebrare questa festività». Con buona pace di Berlusconi. (al.pi.)

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