La Nuova Sardegna

Gli autobus noleggiati da un insospettabile

di Stefano Ambu
Gli autobus noleggiati da un insospettabile

Gli autisti hanno scoperto a bordo che non si trattava di una normale gita. L’arrivo a Santa Maria

28 marzo 2017
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SASSARI. Dalle indagini emergono particolari che confermano la premeditazione dell’aggressione a una città e non a un gruppo di tifosi. Altrimenti il finale sarebbe stato ben diverso, e anche le valutazioni delle forze dell’ordine non sarebbero così contradditorie. E continuano a emergere falle evidenti nel sistema di sicurezza: è bastato dividersi in gruppi, spostare il raggio d’azione per uscire dai “radar” che monitorano i preparativi delle azioni degli ultrà.

Autobus. Gli autobus sono stati noleggiati dalla ditta Follesa di Pula, volutamente fuori dalla città di Cagliari. In azienda si è presentato un normale cliente, uno conosciuto e non appartenente al tifo organizzato. Ha chiesto di poter noleggiare degli autobus per una gita a Sassari. Ha pagato e le cose sono andate come in occasione di un normale noleggio, l’azienda in effetti era all’oscuro di tutto.

La scoperta. Gli autisti dei bus hanno scoperto direttamente a bordo di essere stati catapultati in un viaggio da incubo. Hanno visto le mazze e le altre armi, hanno capito quasi subito che quelli non erano turisti appassionati di Sassari e della sua storia.

Indifesi. Non hanno potuto fare niente, neppure una chiamata con il cellulare perché il clima non lo consentiva e l’obiettivo era quello di non correre rischi. Così sono arrivati fino a Sassari, senza controlli. Hanno superato il sottopasso di Santa Maria. hanno accostato secondo “disposizioni” nello slargo, prima di via Padre Zirano.

Testimoni. Ci sono testimoni che li hanno visti scendere dall’autobus. Duecento, forse qualcuno meno, ma non di tanto. Bastoni, catene, mazze e altre armi artigianali. I coltelli non si vedevano ma li ha recuperati nel corso delle operazioni la polizia. E poi fumogeni, bombe carta e petardi.

La marcia. Armati e in preda a una esaltazione tipica dei conquistatori vicini alla meta. Sono scesi dagli autobus e hanno iniziato la sfilata in via XXV Aprile. Tutti con il volto coperto da sciarpe, bandane o passamontagna. Hanno seminato terrore, causato danni che ancora oggi non sono stati quantificati. Quindi gli scontri, prima con gente indifesa e inconsapevole. Poi la carica della polizia e la tragedia sfiorata più volte quando sono arrivati gli ultrà sassaresi che hanno tentato di entrare alla stazione. Le indagini sono in corso. Servono punizioni esemplari per fare in modo che certi fatti non accadano più. (g.b.)

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