La Nuova Sardegna

Caso Forestas, gli operai in piazza contro i sindacati

di Claudio Zoccheddu
Caso Forestas, gli operai in piazza contro i sindacati

Martedì la protesta dei lavoratori: «Non ci tutelano». Mercoledì sit-in delle sigle confederali in Regione: «Vendono illusioni»

27 marzo 2017
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Due facce della stessa medaglia. In un lato gli operai stagionali di Forestas, che martedì manifesteranno a Cagliari contro i sindacati che, a loro volta, hanno organizzato un sit-in il giorno dopo per chiedere chiarimenti alla Regione. Al centro della contesa c’è la possibilità di un nuovo inquadramento per 6500 dipendenti discontinui dell’agenzia regionale: una svolta secondo i dipendenti, un’illusione dal punto di vista dei sindacati.

I lavoratori. «Martedì saremo Cagliari almeno in mille – spiega Salvatore Gallozza, portavoce dei dipendenti discontinui di Forestas – per protestare contro i sindacati. È la prima volta che succede una cosa del genere perché siamo stanchi di essere precari e loro non fanno nulla per tutelarci. Anzi hanno paura della regionalizzazione dei nostri contratti per non perdere i privilegi dei tanti colleghi che sono in distacco sindacale, stiamo parlando di 1500 persone su un totale di 6500 operai. Poi ci dicono che la Regione non avrebbe le coperture finanziarie per i nuovi contratti ma non è così». Gallozza sottolinea un altro aspetto che convince gli operai: «Non è un problema di soldi, la stabilizzazione sarebbe a costo zero. E i sindacalisti non considerano il risparmio dettato dal pagamento della disoccupazione agli stagionali ma anche le tasse e la mazzata al lavoro nero, perché chi è occupato per sei mesi all’anno si deve arrangiare in qualche modo quando non lavora».

I sindacati. «Mercoledì saremo in piazza per un sit-in – annuncia Paolo Camoglio, sindacalista della Uila – perché purtroppo la Regione non ha la copertura economica per fare quello che dicono gli operai. Dicono che è possibile ma lo fanno per non perdere il tornaconto elettorale. Se davvero fosse come dicono ci dovrebbero spiegare perché l’operazione non è stata possibile quando, l’anno scorso, è stata approvata la riforma di Forestas». I sindacati rimangono dalla parte dei lavoratori: «Li capiamo, sono allo stremo delle forze ma per l’adeguamento contrattuale per gli operai servirebbero 50 milioni di euro».

«Parte della classe politica alimenta in modo strumentale il malessere causato dalla mancata risoluzione di parecchi problemi – affermano Anna Rita Poddesu, Francesco Piras e Gaia Garau, segretari regiionali di Cisl Fai, Cgil Flai e Uil Uila – purtroppo i lavoratori vengono illusi e le organizzazioni sindacali sono ingiustamente accusate di essere contrarie a questo percorso. La soluzione del problema dei semestrali non può essere affrontato con norme ordinarie, deve essere portato al tavolo di confronto con il governo e con l’Inps. Con il concorso normativo ed economico si deve individuare una norma e procedere nella chiusura di un problema che si trascina da decenni»

Le tre sigle confederali affrontano anche il problema dell’attribuzione delle mansioni superiori: «Anche il blocco ingiustificato di queste attribuzioni ha messo in difficoltà il normale svolgimento dell’attività dell’agenzia. E il fatto, poi, che si sia tornati sui propri passi concedendole nuovamente dimostra che anche su questo aspetto c’è stata molta strumentalità».

La classifica

Parlamentari “assenteisti”, nella top 15 ci sono i sardi Meloni, Licheri e Cappellacci

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative