La Nuova Sardegna

La lezione sulle servitù militari: «Gli studenti devono sapere»

di Enrico Gaviano
La lezione sulle servitù militari: «Gli studenti devono sapere»

Olbia, l’interrogazione di Forza Italia sull’incontro al liceo Mossa ha fatto infiammare il dibattito. Decine di interventi a sostegno dell’iniziativa: probabile una contro interrogazione parlamentare

25 marzo 2017
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OLBIA. È diventato virale il dibattito apertosi dopo la presentazione dell’interrogazione parlamentare dei senatori azzurri Bruno Alicata, Maurizio Gasparri ed Emilio Floris, che condannava la lezione sulle servitù militari tenutasi il 17 marzo al Liceo Scientifico Lorenzo Mossa di Olbia. Social invasi da testimonianze di supporto nei confronti di Cristiano Sabino e di Gigi Antolini. Il primo, insegnante di storia al liceo, ha presentato il progetto articolato in tre appuntamenti, promosso poi dal collegio dei docenti. Il secondo, dirigente dell’istituto, ha accettato di buon grado la proposta partecipando al dibattito che è stato coordinato da Sabino.

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La pagina Facebook dell’insegnante di storia è stata presa d’assalto dai simpatizzanti indipendentisti, o semplici amici che hanno solidarizzato con il professore del liceo. In molti hanno scelto di esprimersi in limba. Un amico di Sabino scrive: «Chi sos piseddos sardos potant cumprendere sa veridade, chena manos in dae in antis a sos ogros» (che i giovani sardi possano comprendere la verità senza che ci siano mani a coprire i loro occhi ndr ). Il sentimento comune, insomma, è quello, al di là delle posizioni politiche, di dare la possibilità agli studenti di poter avere in mano gli strumenti per poter capire ed esprimere giudizi su temi d’attualità.

Un altro docente molto conosciuto in città, Gianluca Corda, dirigente dell’Istituto Amsicora, è intervenuto a sostegno dell’iniziativa. «Qualcuno potrà dire che sono di parte, dopo aver studiato al Mossa e averci insegnato per otto anni. Ma è proprio per questo, perché conosco la serietà, oltre che la competenza dell'amico dirigente scolastico e del collegio dei docenti nel progettare e coordinare (Gigi Antolini ndr) iniziative del genere, la serietà dei relatori, che ritengo infondata ogni critica. Mi rammarica – conclude Corda – invece constatare che, spesso, le attività delle scuole di approfondimento di temi importanti per gli alunni, anziché essere valorizzate, sono oggetto di strumentale speculazione politica».

Interviene anche un consigliere comunale del Partito democratico, Ivana Russu, che bolla l’iniziativa dei tre senatori di Forza Italia. «Io sto con Gigi Antolini, dirigente della scuola e con il liceo che ho frequentato, che ha il coraggio di affrontare tematiche importanti per formare menti libere. Io sto con Gian Piero Scanu che da anni si batte per tutelare i diritti dei nostri militari che si sono ammalati in servizio a causa dell'uranio impoverito, che si batte per le bonifiche dei nostri poligoni e per la restituzione delle servitù militari al popolo sardo».

Intanto dalla scuola arriva la conferma che niente potrà impedire che il progetto di Sabino vada avanti con gli altri due appuntamenti previsti: il 31 marzo si parlerà di “Storia sarda nella scuola italiana”, mentre il 27 aprile sarà la volta del “Memoriale di Giovanni Maria Angioy”. Anche Gian Piero Scanu, deputato del Pd che ha preso parte all’iniziativa, conferma l’intenzione di una controinterrogazione parlamentare: l’obiettivo è conoscere i nomi di chi – ha cercato di bloccare sul nascere il progetto del Liceo di Olbia, esercitando pressioni affinche l’iniziativa venisse annullata.

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