La Nuova Sardegna

finanziaria/14 milioni

I soldi per il Pecorino legati a un accordo

CAGLIARI. Se fosse per il centrosinistra, basterebbe mezza giornata o poco più per approvare la Finanziaria. Invece ci vorranno almeno due sedute se non tre, con la prima in programma martedì. Il...

24 marzo 2017
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CAGLIARI. Se fosse per il centrosinistra, basterebbe mezza giornata o poco più per approvare la Finanziaria. Invece ci vorranno almeno due sedute se non tre, con la prima in programma martedì. Il voto sprint non sarà possibile, perché la minoranza di centrodestra presenterà comunque in aula i suoi 407 emendamenti nonostante quasi tutti abbiano ricevuto il parere negativo dalla commissione presieduta da Franco Sabatini del Pd. Solo due sono passati indenni dopo l’operazione setaccio. Sono quelli presentati da Edoardo Tocco e Alessandra Zedda di Forza Italia sull’aumento dei contributi alle società sportive e quello di Giorgio Oppi e Gigi Rubiu dell’Udc sui finanziamenti per la Facoltà di teologia e il seminario di Cagliari. Tutti gli altri sono stati cassati, ma chi li ha firmati proverà farli passare in aula anche se sarà molto difficile. C’è stato invece il via libera ai 30 emendamenti presentati dall’assessore al bilancio Raffaele Paci, sono soprattutto tecnici, mentre più complesso è stato il cammino per quelli proposti dalla maggioranza. In tutto 178, ma solo per 17 c’è stato il parere favorevole, sugli altri la commissione bilancio s’è espressa con un diplomatico invito al ritiro. Fra quelli che hanno ottenuto il lasciapassare c’è l’emendamento del consigliere regionale Gaetano Ledda della Base, che vincola lo stanziamento dei 14 milioni per l’acquisto del Pecorino romano invenduto a un accordo preliminare fra allevatori e trasformatori sul prezzo del latte. «Abbiamo così evitato – è il commento di Ledda – che il contributo extra finisse solo nelle casse dei caseifici, mentre avrà subito una ricaduta certa sul mercato della materia prima, il latte appunto». L’emendamento della Base ha ottenuto il sì anche dell’assessore Paci, seppure con qualche riserva: «Ho condiviso, in commissione, lo spirito di questa clausola, chiamiamola così, ma con l’augurio che alla fine non vincoli fin troppo l’assessorato all’agricoltura nella spesa dei 14 milioni stanziati per acquistare il pecorino invenduto». Insomma dopo la Finanziaria il meccanismo dovrà essere messo a punto per evitare che ci sia un blocco in attesa della firma degli accordi fra allevatori e trasformatori. La manovra contabile da 7,6 miliardi, articolo per articolo, sarà discussa in aula martedì prossimo e l’indomani dovrebbe esserci il voto favorevole dei soli consiglieri del centrosinistra.

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