La Nuova Sardegna

Cappellacci: «L’accoglienza è un business»

Cappellacci: «L’accoglienza è un business»

Forza Italia all’attacco e il Movimento 5 stelle chiede l’adeguamento degli organici di polizia

24 marzo 2017
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SASSARI. Secondo Ugo Cappellacci quello dei migranti sarebbe solo un affare. «Questa non è solidarietà ma un business con milioni di euro di fatturato». Il coordinatore regionale di Forza Italia annuncia un’interrogazione al presidente della Regione: «La stessa nave in sei viaggi ha portato migranti in porto per un totale di quasi 5mila persone – spiega Cappellacci –. Considerato che ciascuno di questi frutta al business dell’accoglienza 35 euro al giorno. Significano 175mila euro al giorno, oltre 5 milioni al mese e quasi 65 milioni all’anno solo in Sardegna». Cappellacci, poi evidenzia un dettaglio: «Oggi c’era qualcosa di molto interessante: un furgone nell’area dell’autorità portualeche appartiene al Consorzio Sisifo, una cooperativa siciliana indagata per presunte truffe sui migranti. Noi lasciamo che sia la magistratura a valutare la responsabilità, ma tutto questo ci sembra strano». La presenza del Consozio Sisifo in Sardegna, però, non è una novità: l’associazione siciliana ha operato nel Cara di Elmas dal 2010 sino al 2014, dopo aver vinto la gara d’appalto indetta della Prefettura di Cagliari.

Molto critico anche Andrea Vallascas, deputato del Movimento 5 Stelle: «Le forze di polizia sono costrette a operare a ranghi ridotti durante un’emergenza sempre più grav». Il deputato ha presentato un’interrogazione al ministro dell'Interno sulla recente inchiesta della Polizia di Cagliari che ha smascherato un’organizzazione criminale che si sarebbe occupata di gestire, nell'ambito degli sbarchi diretti e in cambio di denaro, l'arrivo in Italia di stranieri irregolari, fornendogli documenti falsi e aiutandoli a proseguire il viaggio. «Il sistema complessivo dell’accoglienza – spiega Vallascas – presenta grosse lacune sul fronte dei controlli e della sicurezza, a causa soprattutto del grave sottodimensionamento degli organici delle forze dell'ordine. Da anni, anche a seguito delle ripetute denunce dei rappresentanti sindacali, sollecitiamo il ministro dell’Interno affinché intervenga sulla questione degli organici. Una situazione assurda perché alle maggiori competenze attribuite non è corrisposto un adeguamento di uomini e mezzi». «Oggi - prosegue il parlamentare - questa situazione si sta aggravando ulteriormente a causa dell’aumento degli sbarchi diretti».

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