La Nuova Sardegna

Servitù militari ma intelligenti

Servitù militari ma intelligenti

Capelli del Cp al governo: è indispensabile un cambiamento radicale delle finalità

22 marzo 2017
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CAGLIARI. La proposta può essere una sola: «È arrivato il momento di rendere davvero utili le basi militari in Sardegna. Non possono essere ancora e per sempre poligoni per le esercitazioni a fuoco. Vanno trasformate anche in basi operative per la ricerca e la tutela dell’ambiente, con la possibilità di aumentare anche l’occupazione». È quanto chiede il deputato Roberto Capelli del Campo progressista-Cd in un’interrogazione alla ministra della Difesa Roberta Pinotti e al ministro dell’economia Pier Carlo Padoan. «Sollecitiamo il governo Gentiloni – scrive Capelli – ad intervenire, anche in accordo con la Regione e i Comuni interessati, con azioni concrete per dimostrare che c'è finalmente consapevolezza di una situazione generale in Sardegna drammatica sotto ogni aspetto, sociale, economico e ambientale. Pesano perfino, ed è solo un esempio, i gravi ritardi e come sono pagati gli indennizzi per le servitù militari. Indennizzi che peraltro avrebbero pure bisogno di essere adeguati». Per il deputato è emblematico anche il caso della nuova caserma di Pratosardo, a Nuoro: è pronta da tempo per ospitare i 250 militari della Brigata Sassari, ma non è ancora utilizzata nonostante le rassicurazioni del ministero. «Sullo sfondo resta, gravissima – conclude Capelli – anche l’ennesima perdita di lavoro provocata dalla chiusura, o comunque dal ridimensionamento, della presenza Nato in Sardegna, legata alla decisione dell’Aeronautica tedesca di ritirarsi dalla base di Decimomannu». Per Capelli, in altre parole, è arrivato il momento in cui le servitù militari devono davvero cambiare pelle e finalità.

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