SASSARI Un’offerta speciale per ripopolare i cieli sardi nei mesi più freddi dell’anno. La ricetta dopo la fuga di Ryanair passa per il nuovo modello di incentivo sulle rotte che la Regione mette a punto. Una piccola rivoluzione copernicana dei cieli. Perché «non è stata mai attuata da nessuno», spiega l’assessore ai Trasporti Massimo Deiana, che ha dovuto planare tra le turbolenze della piazza e i divieti dell’Europa. La Regione doveva creare un modello che da una parte incentivasse le compagnie aeree a inaugurare collegamenti con l’Europa e la penisola anche nei mesi freddi, attraverso una politica di incentivi. Dall’altro doveva evitare di dare vita a un meccanismo di sovvenzione che l’Ue avrebbe abbattuto a colpi di procedure di infrazione.
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Stop alle vecchie ricette. «La Sardegna è rimasta sotto procedura europea dal 2007 al 2016 per gli incentivi alle low cost – spiega Deiana –. Non si possono più correre rischi. E le nuove direttive dell’Ue sono ancora più restrittive». Impossibile pensare di dare soldi agli aeroporti, o alle singole compagnie. L’unica possibilità è creare condizioni di grande vantaggio per chi decide di atterrare tutto l’anno. In pratica la Regione in accordo con gli scali interviene per abbattere i costi aeroportuali per chi decide di atterrare nell’isola per tutto l’anno.
I soldi sono già disponibili. Oltre 12 milioni di euro. E l’assessorato è disposto a investirli per chi collegherà l’isola tutto l’anno. Anche nei mesi in cui non è conveniente. In questo modo le compagnie, tutte quelle che accetteranno, potranno ammortizzare i costi. In fondo il sistema è simile a quello per cui si dànno risorse alle compagnie per abbattere il costo per passeggero trasportato. Ma la differenza tra i due sistemi è che quello ideato dalla Regione dovrebbe evitare procedure di infrazione.
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