La Nuova Sardegna

si celebra l’anniversario della morte

San Salvatore da Horta, i 450 anni

Iniziano oggi le manifestazioni per il frate che visse nell’isola

15 marzo 2017
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CAGLIARI. I tre più giovani vescovi della Sardegna Corrado Melis (Ozieri), Roberto Carboni (Ales-Terralba) e Mauro Maria Morfino (Alghero-Bosa) guideranno - da oggi a venerdì - il triduo di preparazione alla festa del 18 marzo quando la Chiesa sarda, in particolare i frati minori, ricorderanno 450 anni dalla morte di San Salvatore da Horta. Le celebrazioni liturgiche si svolgeranno nel pomeriggio nella chiesa santuario di Cagliari dove è custodito il corpo del santo. Una lunga veglia di giovani venerdì notte, dalle 21, preparerà alla festa solenne del 18 marzo, caratterizzata - alle 11 del mattino - dal pellegrinaggio di frati e devoti in arrivo da tutta la Sardegna che si ritroveranno in via Torino per partecipare a alla concelebrazione presieduta da padre Salvatore Morittu, custode dei Frati Minori. Alle 18 pontificale di monsignor Arrigo Miglio, presidente dell'episcopato sardo. Le manifestazioni di questa settimana concludono i tre anni salvatoriani di preparazione, dedicati alla preghiera e segnati da eventi culturali, organizzati dai frati minori per ricordare il 450esimo anniversario della nascita al cielo di San Salvatore Grionesos da Horta. Alle 3 del pomeriggio del 18 marzo 1567, moriva a Cagliari, nel convento di Gesù e Maria, dove oggi c’è l’ex manifattura tabacchi. San Salvatore visse nel capoluogo isolano gli ultimi 16 mesi della sua vita. «Sono tanti gli anni che ci separano da lui. Ma il suo insegnamento – dice padre Morittu – è sempre attuale e incancellabile. Ripercorriamo le sue orme, percepiamo la eco della sue parole, ci stupiscono ancora le sue virtù». (mario girau)

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