La Nuova Sardegna

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Le mandorle? Made in Sardinia

Le mandorle? Made in Sardinia

Francesco Matta progetta un impianto intensivo su 24 ettari

10 marzo 2017
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CAGLIARI. Laureato in agronomia, Francesco Matta è il testimonial perfetto della nuova agricoltura. È quella dove scrutare il cielo è sempre fondamentale, «l’ho imparato dai miei genitori e non posso scordarmelo», ma devi essere anche «connesso con il mondo altrimenti l’azienda rischia di non diventare quell’impresa che ti dà da vivere». Tradizione e tecnologia, è la proposta avvincente dell’amministratore unico della società agricola «Il Mandorlo», che s’è aggiudicata i 24 ettari nelle campagne d’Is Figus fra Serramanna e Villasor. «Non voglio più che le mandorle per gli amaretti di Sardegna arrivino da chissà quale altra parte del mondo. Voglio produrle io insieme ai mie soci», dice con un orgoglio da far invidia. Ha studiato ogni particolare dell’impianto intensivo di mandorli che ha in mente e chissà quanto ha immaginato durante le lezioni di agronomia. «La Sardegna – continua – ha tutto: terra buona e tanto sole. È vero che qualche volta può mancare l’acqua, ma se fossimo capaci a non sprecarla non avremmo neanche quel problema», è un’altra delle lezioni che Francesco Matta dispensa con una facilità impressionante. «Nei progetti che si hanno in testa bisogna crederci fino in fondo. Certo, in agricoltura tutto è più difficile, può bastare una grandinata improvvisa e il raccolto va in malora. Ma oggi le previsioni meteo non sono quelle di una volta, se ti sai programmare, l’azienda può funzionare che è una meraviglia». Poi senza pensarci due volte, ecco venir fuori il resto della saggezza dei campi, anche questa imparata dai genitori: «Gli amaretti preparati con le mandorle sarde sono i più buoni al mondo. Imbattibili, come quelli della nonna».

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