La Nuova Sardegna

Salari bassi, elisoccorso a rischio

Salari bassi, elisoccorso a rischio

Protesta per la differenza di stipendio con chi arriva dall’ex Corpo forestale: minacce di dimissioni

07 marzo 2017
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SASSARI. Il gruppo volo di Fertilia dei vigili del fuoco è quello che ha avviato “ufficialmente” la vertenza, ma già da diverse settimane un po’ tutti gli elicotteristi e specialisti che operano nel comparto del soccorso e dell’antincendio hanno preannunciato l’intenzione di dimettersi dall’incarico. Una scelta motivata dal fatto che a piloti e specialisti, abilitati da una specifica certificazione ministeriale, «non è stato corrisposto un adeguato inquadramento giuridico ed economico, contrariamente a quanto avvenuto con le altre forze di polizia». In pratica i vigili del fuoco, piloti e specialisti, guadagnano molto meno dei loro colleghi delle altre forze armate e a differenza di poliziotti, carabinieri e militari possono andare in pensione solo al raggiungimento del sessantacinquesimo anno di età. Non solo: con lo scioglimento del Corpo Forestale della Stato, piloti e specialisti che sono confluiti nei vigili del fuoco (in tutto circa 90 unità in tutta Italia) hanno conservato il “vecchio” trattamento economico e normativo. Con una differenza, fra vigili del fuoco ed ex forestali, di diverse centinaia di euro a sfavore dei primi. «Non è una protesta nei confronti dei colleghi arrivati dal Corpo forestale – spiegano i vigili del fuoco –. Ci mancherebbe altro. La controparte non è neppure il comando generale del corpo dei vigili del fuoco, ma ministero e governo. Da tempo chiediamo di avere un trattamento economico e normativo alla pari delle altre forze di polizia ma finora senza alcun risultato». Eppure, soprattutto per quanto concerne elicotteristi e specialisti, l’esborso per le casse delle stato non dovrebbe creare alcun problema visto che si sta parlando di 350 unità, circa, in tutta Italia. «Ovviamente la nostra protesta non avrà alcuna ripercussione sull’operatività dei gruppi di volo – sottolineano i vigili del fuoco –. Un conto è la vertenza, un conto è la sicurezza dei cittadini». Una protesta che si inserisce nella più ampia vertenza del Corpo: le “pacche sulla spalle” non bastano più anche perché «con quelle non ci si pagano le bollette». (p.s.)

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