La Nuova Sardegna

Saras, via al nuovo piano industriale

di Luciano Onnis
Saras, via al nuovo piano industriale

Approvato il bilancio 2016, Moratti apre al digitale e annuncia: «Vogliamo restare leader nel settore»

28 febbraio 2017
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CAGLIARI. La Saras nonostante l’età è decisa a restare «azienda leader del settore» e, per ottenere questo, ha studiato cosa migliorare ancora dopo l’introduzione nel 2015 del cosiddetto modello operativo integrato. Ha deciso anche di non sottrarsi alla regina delle sfide: quella di misurarsi con l’industria 4.0 e di digitalizzare ovunque sia possibile le numerose attività che si svolgono ogni giorno nella fabbrica e che riguardano ambiti importanti come l’analisi di grandi masse di dati, la cyber security, l’internet delle cose vale a dire, per fare esempi allo studio della task force di ingegneri operativi a Sarroch, la digitalizzazione dei percorsi all’interno dello stabilimento o la rappresentazione in 3D degli impianti ancora mappati sulla carta. Tutto questo viene spiegato con un comunicato stampa emanato ieri un attimo dopo l’approvazione del bilancio del gruppo al 31 dicembre 2016 fatta nel consiglio di amministrazione di Saras spa presieduto da Gian Marco Moratti. Nel cda è stato approvato anche il piano industriale per il 2017-2020 «che si fonda sulle medesime strategie operative e leve di creazione del valore annunciate nel piano precedente». Il presidente Moratti a fine riunione ha affermato che «il gruppo Saras ha conseguito risultati solidi nell'esercizio 2016, grazie al peculiare modello operativo integrato, introdotto nel 2015, e che tutt'oggi dimostra di essere ideale per valorizzare al meglio le caratteristiche di flessibilita ed alta conversione possedute dalla raffineria di Sarroch». Come è noto il dialogo costante e procedurato tra chi produce in raffineria e chi (a Ginevra)compra i diversi greggi sul mercato mondiale ha contribuito a ringiovanire il sistema produttivo Saras. L’apparato industriale verrà continuamente aggiornato per competer con le nuove raffinerie aperte in altre parti del mondo e si punterà ancora una volta a ottimizzare i costi e a migliorare il rendimento energetico, un aspetto fondamentale per un’industria altamente energivora. Nel dettaglio, per i soci: «Il cda - è spiegato nel comunicato stampa - ha inoltre deliberato di proporre all'assemblea generale degli azionisti, prevista per il 20 aprile 2017, un dividendo pari a 0,10 euro per azione, corrispondente a circa il 55% del risultato netto adjusted conseguito dal gruppo nell'esercizio 2016 - 2020, che punta all'eccellenza operativa attraverso ottimizzazioni dei costi, incrementi dell'efficienza energetica e sviluppi della configurazione del sito». Ultima nota, sui dipendenti: «Lavoreremo per accrescere le competenze specialistiche delle nostre persone».

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