La Nuova Sardegna

B&b e affittacamere, gli hotel vanno in guerra: per la legge sul turismo è scontro aperto

di Luca Rojch
B&b e affittacamere, gli hotel vanno in guerra: per la legge sul turismo è scontro aperto

Da Confcommercio e Federalberghi attacco alla Regione. Lotto, presidente della commissione, replica alle associazioni: «Le loro proposte sono irricevibili»

27 febbraio 2017
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SASSARI. C’è già chi l’ha ribattezzata la guerra fredda dei bed&breakfast. Tra la commissione Turismo, Confcommercio e Federalberghi cala il grande gelo. Le critiche alla nuova legge che viene discussa nel parlamentino di via Roma somigliano a badilate. In un documento le due associazioni hanno parlato della nuova legge come «strumento incapace di incidere sulle dinamiche del settore». E di «inutile perdita di tempo». Confcommercio e Federalberghi contestano alla commissione di non avere accolto le loro proposte di modifica alla legge.

Come gettare il cerino nella polveriera. Il documento riesce a far scaldare anche il posato presidente di commissione Luigi Lotto. «La loro è una pretesa assurda – spiega –. Abbiamo sentito 35 diversi protagonisti nel settore del turismo e dell’accoglienza. Tra cui anche loro. Non si può pensare di creare una legge che regolamenti il turismo e l’accoglienza con solo le esigenze di una parte. Certo abbiamo tenuto conto anche di loro e siamo consapevoli dell’importanza del loro ruolo, ma non tutte le loro proposte potevano essere accettate».

B&b. I nodi sono diversi. Confcommercio e Federalberghi hano proposto in particolare di evitare che i B&b possano pubblicizzare le loro offerte sui siti specializzati. In altre parole nessuna presenza sui portali come Booking o Airbnb. «Una proposta che non può essere accolta – dice Lotto –, e i motivi mi sembrano semplici. Detto questo non significa che i b&b non debbano seguire le regole. Al contrario noi siamo per incrementare i controlli. Non vogliamo cambiare la tipologia dei b&b. Devono essere a conduzione familiare avere tre camere e sei posti letto». Lotto non lo dice in modo esplicito, ma senza la spinta della rete per i b&b sarebbe una morta certa.

Domo. Un altro contrasto è sul nuovo nome pensato dalla commissione per gli affittacamere. Termine che in effetti sa molto di stanza in un casermone deprimente di una qualche periferia. Il parlamentino lo vuole sostituire con il termine Domo. «Lo troviamo più elegante – continua Lotto – non capisco perché lo contestino. Temono si crei una nuova tipologia ma non è così».

Effetto Airbnb. L’ultimo scontro è su chi decide di affittare la propria casa ai turisti. L’offerta è diventata mostruosa. La sharing economy e il sito Airbnb hanno creato una concorrenza insostenibile per gli albergatori. Di fatto non c’è nessun tipo di regolamento. Le due associazioni hanno proposto che la commissione mettesse nella legge l’obbligo per tutti i proprietari che affittano la casa di fare la Scia, la segnalazione certificata di inizio attività, e allegare anche la dichiarazione dei servizi offerti e il rispetto degli standard qualitativi, e la planimetria dell’unità immobiliare con dati catastali. «Una proposta che non è ricevibile – continua Lotto –, non mi sembra realistica».

Effetto Morandi. Ma la commissione deve affrontare anche il fuoco amico. Le critiche arrivano da Anna Maria Busia, consigliere regionale del Cd. «Ho sentito le perplessità di Federalberghi e Confcommercio che hanno bocciato la legge in elaborazione in commissione – dice Busia –, definendola "inutile" e "dannosa". Queste perplessità sono state manifestate più volte dagli operatori e anche dallo stesso assessore Francesco Morandi nel corso della sua audizione, mi chiedo perché si continui a lavorare su quel testo. Perché non si tiene conto delle altre proposte presentate? Perché in questo caso si parte da una proposta che non è quella dell'assessore? Questa decisione fa forse parte di un disegno più ampio finalizzato allo screditamento di competenze, di professionalità riconosciuta, di risultati ottenuti, pensiamo solo all'imminente Giro d'Italia che ha consentito alla Sardegna di offrire la stagione turistica più interessante degli ultimi anni, per piegare una forza politica di questa maggioranza?».

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