La Nuova Sardegna

Piccole imprese, è tempo di investire

di Alessandra Sallemi
Piccole imprese, è tempo di investire

A disposizione incentivi fiscali e finanziari: a frenare la ripresa delle aziende è spesso la scarsa conoscenza degli strumenti

25 febbraio 2017
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CAGLIARI. Le piccole e medie imprese della Sardegna devono sapere che questo è il momento di cambiare i macchinari, di svecchiare il parco mezzi, di puntare sulla digitalizzazione della gestione, di credere nell’efficientamento energetico. Leggi nazionali che pure non hanno avuto grande pubblicità, da 30 mesi a questa parte avrebbero smosso qualcosa nel panorama economico nazionale e ieri, a Cagliari, gli esperti radunati da Sardafidi nella sala convegni del Convento San Giuseppe hanno spiegato quali sono gli incentivi fiscali e i contributi che hanno fatto dire al presidente Enrico Gaia: «Questo è il momento più utile dal punto di vista fiscale per fare investimenti produttivi, ci sono strumenti pronti e, per la prima volta, sono cumulabili». Gli strumenti sono super ammortamenti, iper ammortamenti, la legge chiamata nuova Sabatini ter e il piano nazionale industria 4.0 presentato nel settembre 2016, ma può giocare un ruolo nella ripresa anche l’accordo per l’efficientamento energetico firmato da Banca Intesa e Federesco (Federazione delle Esco, le compagnie di servizi per l’energia). «Il super ammortamento (quota di ammortamento dell’investimento aumentata del 40 per cento) in Sardegna è come se non fosse mai passato - ha spiegato Marcello Di Martino direttore commerciale per Sardegna, Lazio e Sicilia di Banca Intesa -. Una parte importante nella ripresa la devono fare i commercialisti: il 90 per cento delle pmi sarde non ha una struttura finanziaria nell’azienda, le informazioni sugli strumenti ben funzionanti ormai pronti devono arrivare da loro». «La nuova Sabatini - ha detto Susanna Zuccarini di Invitalia (ente di assistenza tecnica al Mise) - è nata per favorire gli investimenti sui macchinari da parte delle aziende che ormai non accedevano più al credito per difficoltà a ottenere garanzie. Il contributo che abbatte il costo del denaro si ottiene velocemente e si può chiedere per il singolo bene, non c’è bisogno di un piano d’impresa. La nuova Sabatini opera in tutti i settori, compresi agricoltura primaria e pesca. La grande novità del 2017 sarà il piano industria 4.0 che favorisce la digitalizzazione manifatturiera». A fronte delle difficoltà di accesso ai nuovi strumenti da parte delle pmi sarde ieri è arrivato anche un messaggio positivo sulle potenzialità isolane: i dati forniti da Guido Romano del Cerved mostrano che Cagliari è la città del mezzogiorno col maggior numero di start up (180), mentre per il settore leasing Anna Addis, responsabile marketing di Bpr Sardaleasing, ha testimoniato del «balzo inatteso» nel 2016, che riguarda anche l’isola «dove sono stati stipulati 3.173 contratti per 180 milioni di euro». L’assessora regionale all’Industria, Maria Grazia Piras : «Le imprese si avvicinano nuovamente agli investimenti, la Regione ha messo in campo bandi che hanno già finanziato aziende e altre stanno per finanziarle. La semplificazione dà frutti e bisogna guardare alla realizzazione della dorsale sarda per la metanizzazione che prevede investimenti ingenti».

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