La Nuova Sardegna

Nascosti nel cemento 400 chili di hascisc: arrestato impresario

di Alessandra Sallemi
Nascosti nel cemento 400 chili di hascisc: arrestato impresario

CAGLIARI. Quattrocento chili di hascisc nascosti in tre blocchi di cemento schermati col piombo e quindi a prova di qualunque controllo con macchinari o cani. I blocchi erano del tipo usato come...

23 febbraio 2017
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CAGLIARI. Quattrocento chili di hascisc nascosti in tre blocchi di cemento schermati col piombo e quindi a prova di qualunque controllo con macchinari o cani. I blocchi erano del tipo usato come contrappeso alle gru, il nascondiglio è stato scoperto solo perché, nel capannone dietro l’asse mediano nella zona di San Lorenzo dove ci sono officine di artigiani e piccole imprese, sono arrivati investigatori con anni di esperienza in materia di droga. Il sedicente impresario, Ivano Silla, 44 anni, di Moncalieri, che aveva le chiave del capannone, è stato arrestato. I carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo provinciale guidato dal capitano Michele Cappa hanno chiesto un controllo ai colleghi di Moncalieri e si è scoperto che Silla, pregiudicato per reati vari, risultava ormai irreperibile da tempo e che l’indirizzo di Torino della sua impresa era fasullo, non c’era neppure un campanello. I carabinieri di Cagliari avevano ricevuto la segnalazione di un viavai sospetto nella zona artigianale poco tempo fa. Ai primi di febbraio, Silla aveva affittato il capannone per 500 euro al mese, i blocchi di cemento sono arrivati pochi giorni fa e messi subito al riparo dentro il capannone, dove c’erano pochi altri attrezzi e un muletto che ai carabinieri è apparso subito sottodimensionato rispetto alla mole dei blocchi che doveva sollevare, ciascuno infatti nella targhetta indicava il peso di 4mila chili. Questo dettaglio, assieme al fatto che non c’era motivo apparente per tenere al chiuso blocchi che dovevano invece stare all’aperto, ha suggerito ai carabinieri di tentare di spaccare il cemento. Improvvisati carpentieri, col motopicco i militari sono riusciti a perforare 30 centimetri di cemento armato e arrivare a una botola di metallo. All’interno c’erano i pacchi con l’hascisc confezionato in panetti da 100 grammi l’uno. C’erano anche alcune buste di infiorescenze di marjiuana: durante la conferenza stampa, il comandante del reparto operativo provinciale, il colonnello Ivan Giorno, ha spiegato che spesso con le partite di una droga i trafficanti inviano campioni di altre sostanze per una prova. In questa operazione è rilevante il quantitativo di stupefacente rinvenuto la cui destinazione era l’intera Sardegna (valore sul mercato oltre tre milioni), ma quel che colpisce di più sono i contenitori inviati nell’isola e le modalità di confezionamento. Al momento dell’arresto Silla aveva addosso diversi telefonini e quasi 3mila euro in contanti. L’uomo aveva una macchina a noleggio e la notte prima dell’arresto aveva dormito in un b&b.

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