La Nuova Sardegna

Case a un euro: sessanta richieste per trasferirsi in Barbagia

Case a un euro: sessanta richieste per trasferirsi in Barbagia

Ollolai, proposte dall’estero per il Comune ma il primo nuovo residente è un pensionato di Calasetta

19 febbraio 2017
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OLLOAI. Il primo contratto di compravendita è storia recente, l’idea è decisamente più datata. Il primo contratto di proprietà pagato un euro è stato firmato a novembre ma il pensiero è rimasto in gestazione per alcuni mesi prima che il sindaco, Efisio Arbau, lo partorisse con l’intenzione di recuperare il centro storico di Ollolai. Un’idea fortunata che ha generato attenzione nei confronti del piccolo centro della Barbagia e che è stata ripresa in altri paesi della Sardegna dove ieri, nel caso di Nulvi, ha anche dato i primi frutti.

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Andare a rimorchio di Ollolai non è stato per nulla difficile. Avvicinare la domanda di una casa in Sardegna, magari in una zona lontana dal caos delle coste, alla richiesta di recupero dei centri storici dei paesi sta diventando un’azione quasi naturale, oltre che uno dei pochi salvagente ancora da lanciare per provare a recuperare un valore architettonico importante, si tratta dei centri matrice di paesi che hanno una lunga storia alle spalle, ma anche l’identità di paesi che non hanno subito modifiche radicali.

E a Ollolai il progetto procede spedito, nonostante alcune difficoltà. Per restare sul tema della domanda e dell’offerta, per ora c’è uno sproporzione a favore della prima: «Per adesso abbiamo ricevuto una sessantina di richieste – spiega il sindaco –, diciamo che in media se ne aggiungono alla listadue alla settimana». Le case a disposizione, però, sono molte meno. La disponibilità era di appena quindici edifici ma il Comune conta di arrivare a cento. Nella lista degli aspiranti ollolaesi ci sono possibili acquirenti polacchi, svizzeri e russi. I più pimpanti sono proprio gli elvetici che appena qualche mese fa avevano proposto all’amministrazione comunale un’acquisto in stock che comprendeva un intero isolato. Un sogno smontato a tempo di record perché, anche se le case sono in vendita ad appena un euro, gran parte della linea decisionale viene dettata dal Comune. Allo stesso modo, russi e polacchi dovranno rimettersi alla pianificazione municipale: «Due case sono ormai pronte per essere consegnate – aggiunge Efisio Arbau –. Gli acquirenti, e chi spera di poter compare, sono spesso turisti che visitano la Sardegna fino a scoprire i paesi dell’interno, di cui si innamorano e quando scoprono la possibilità di acquistare una casa a un prezzo simbolico fanno la loro offerta».

Nella rosa delle proposte la prima andata a buon fine, però, è di un sardo. Il primo “nuovo” ollolaese è un ex impresario edile di Calasetta, Vito Casula, che era stato tra i primi a proporsi come acquirente e come voce in entrata all’anagrafe barbaricina. (c.z.)

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