La Nuova Sardegna

Sardi e consumi, boom di elettrodomestici e auto

Sardi e consumi, boom di elettrodomestici e auto

Sono alcuni risultati della 23/a edizione dell'Osservatorio di Findomestic relativo all'isola presentato a Cagliari

31 gennaio 2017
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SASSARI. La spesa complessiva per l'acquisto dei beni durevoli, dall'auto agli elettrodomestici, nell'isola si è attestata a poco meno di 1,3 miliardi di euro. L'incremento (+7,1% rispetto al 2015) supera la media nazionale (+6,4%). Sassari registra la crescita più intensa (+7,7%), mentre Cagliari è in linea con la media regionale (+7,1%), ma è prima in termini di volumi di spesa con 623 milioni di euro. Sono i principali risultati della 23/a edizione dell'Osservatorio di Findomestic relativo alla Sardegna presentato a Cagliari.

Fra i comparti che hanno avuto le migliori performance c'è quello delle auto nuove (+18,4% in valore): i volumi di vendita nel 2016 sono stati pari a 351 milioni di euro; quelli delle auto usate a 389 milioni. Bene anche il settore dell'Information technology che ha fatto registrare un aumento della spesa del +4,8%. A livello provinciale il segmento delle auto nuove ha avuto tassi d'incremento maggiori a Nuoro (+22,2%) e Sassari (+19,7%). Cagliari, che guida le classifiche dei consumi nei segmenti di mobili e It, cresce del +5,3% nel comparto delle auto usate.

Alla base dei maggiori consumi anche un dato da non trascurare: il reddito disponibile pro capite nell'Isola è aumentato del +1,9% raggiungendo i 15.473 euro, 1.433 euro in più rispetto alla media del Mezzogiorno. Sassari e Oristano sono le province con gli incrementi maggiori (+2%). Per il settore dell'arredamento, a livello regionale i consumi hanno avuto una crescita del +1,9%. In testa alla classifica Nuoro con +2,7%, seguita da Sassari con +2,2%, chiudono Cagliari e Oristano con +1,6%.

Nel 2016 in Sardegna la spesa complessiva per gli elettrodomestici grandi e piccoli si attesta a 88 milioni di euro che risultano così ripartiti: 42 milioni a Cagliari (+1,4%), 25 milioni a Sassari (+0,9%), 13 milioni a Nuoro (+0,1%) e i restanti 8 milioni a Oristano (+0,6%). Anche in Sardegna, come nel resto d'Italia, i consumatori scelgono con molta attenzione, non solo guardando al portafoglio: ben sette su dieci sono disponibili a premiare le aziende che investono in sostenibilità, pagando di più i loro prodotti. Per contro, qualora un'azienda si dimostrasse evidentemente non sostenibile, sono disposti a boicottarla astenendosi dall'acquisto (nel 64% dei casi), oppure sconsigliandolo a parenti ed amici (nel 45%).

Sono alcuni dei risultati di un indagine condotta nell'Isola dall'Osservatorio Findomestic. In effetti la qualità (61%) è oggi il valore guida degli italiani quando fanno acquisti davanti al prezzo (58%) e alle promozioni (40%).

L'indagine rileva poi come l'87% degli intervistati sceglie marchi di fiducia, possibilmente italiani, meglio se con una buona reputazione. Per il 53% degli intervistati il concetto di sostenibilità è connesso alla variabile ambientale: l'attenzione alle risorse limitate è notevole, mentre la sostenibilità ormai non è più una dichiarazione, ma uno stile di vita sempre più diffuso (87%). I settori considerati più virtuosi sono quelli alimentari, energetico e automobilistico, anche grazie alla ingente comunicazione di prodotto che è stata effettuata, facendo cardine sui temi della sostenibilità.

Per quanto concerne il terziario, e più in particolare banche e assicurazioni, la sostenibilità viene misurata dalla vicinanza ai clienti che attraversano momenti di difficoltà (40%), da una comunicazione chiara e trasparente (35%), dall'offerta di prodotti e servizi adeguati e non sovradimensionati (33%). Sul versante aziendale gli investimenti in sostenibilità vertono principalmente sulla governance, sulla sostenibilità sociale ed ambientale. L'80% delle società intervistate dichiara che l'impegno nella sostenibilità si traduce in una migliore performance economica finanziaria nel medio/lungo periodo.

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