La Nuova Sardegna

Fondi scippati, l’Anci nazionale con l’isola

I 70 milioni sottratti alle Province: il presidente Decaro pronto a non firmare l’intesa con il Governo

25 gennaio 2017
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CAGLIARI. L’Anci nazionale si schiererà con la Sardegna dopo lo scippo dello Stato di quasi 70 milioni destinati alle Province. Sollecitato dal presidente regionale, Pier Sandro Scano, Antonio Decaro, è al vertice dell’Associazione dei Comuni, si è detto pronto a non firmare l’intesa con il Governo sul decreto che restituisce un miliardo ai resuscitati enti territoriali. A convincere il sindaco di Bari è stata questa frase scritta da Scano nella lettera che gli ha inviato: «Esiste un’evidente sperequazione fra le Regione. È ancora inspiegabile il motivo per cui Sardegna e Sicilia siano state escluse dal fondo nazionale e senza quei milioni è forte il rischio che si blocchi il sistema». A fare pressing sul presidente dell’Anci sono stati anche un bel po’ di sindaci siciliani. «Il taglio è una follia», hanno scritto, insieme Massimo Zedda, sindaco della Città metropolitana di Cagliari, e siccome il peso dell’altra isola è forte a Roma, di sicuro l’Anci non firmerà l’intesa. Con grande soddisfazione della Regione, da giorni sul piede di guerra dopo aver intuito che lo Stato vuole scaricare sulla Sardegna i costi di gestione delle Province. «Siamo pronti a ricorrere alla Corte costituzionale», è stato l’annuncio dell’assessore agli enti locali Cristiano Erriu. Da giorni era alla ricerca di nuovi alleati in questa «guerra di giustizia» e il sostegno ora l’ha trovato anche sulla terra ferma. Semmai restano da convincere le Regioni ordinarie, che da mesi vedono come fumo negli occhi quelle Speciali, ma in questo potrebbe essere decisiva la mediazione di Stefano Bonaccini (Toscana), presidente della Conferenza che tratta con lo Stato. Per sapere come andrà a finire non ci vorrà molto tempo: il confronto col Governo dovrebbe essere in settimana e allora si saprà se la Sardegna ha vinto, o dovrà prepararsi allo scontro. Ma il consigliere regionale Ignazio Locci, Forza Italia, non crede alle promesse in arrivo dalla penisola: «Al di là del guizzo della giunta – scrive – è necessario che ci sia subito un confronto in aula». Per far cosa? «Dobbiamo autorizzare – è la proposta – i commissari delle Province ad azzerare tributi che così non finirebbero, come accade adesso, nelle casse dello Stato. Questo sì che sarebbe uno schiaffo in faccia dato a un governo come al solito arrogante».

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