La Nuova Sardegna

Confcommercio

I sardi preferiscono i ristoranti

I sardi preferiscono i ristoranti

La spesa alimentare cala del 13 per cento, crescono i pasti fuori casa

22 gennaio 2017
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CAGLIARI. Tra il 2007 ed il 2015 è calata del 12,9% (-66,72 euro) la spesa mensile per gli alimentari delle famiglie. Come nel resto d'Italia, però, è cresciuto il peso della ristorazione sul totale dei consumi alimentari, seppure in maniera meno accentuata dello 0,9% della media nazionale. È quanto emerge dal rapporto sulla ristorazione 2016 di Fipe-Confcommercio basato su dati Istat e Camere di commercio. I servizi di ristorazione vengono erogati (dati del 2015) da 10.538 imprese, cioè il 3,2% di quelle attive in Italia (325.110): di queste, 13,7% sono società di capitale, il 31,5% società di persone, il 52,9% ditte individuali e l’1,9% altre forme giuridiche. Il saldo tra imprese iscritte e quelle cessate è negativo (-422) come nel resto d’Italia con un tasso di imprenditorialità pari al -4%, ben più negativo del -3,3 della media italiana e del -3,2% della media del Sud e e delle isole. Tra gennaio e settembre 2016, in Sardegna, è stato registrato un ulteriore dato negativo con 326 imprese iscritte, 502 cessate e un saldo di -176. Nel dettaglio i bar e altri esercizi simili (senza cucina) sono 5.069, il 3,4% del totale nazionale.

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