La Nuova Sardegna

Sull’emergenza donazioni è polemica Avis-Regione

Sull’emergenza donazioni è polemica Avis-Regione

L’associazione lancia un appello ai volontari: «Interventi sospesi, serve sangue» Ma l’assessore nega: «Situazione nella norma, nessun disagio in sala operatoria»

19 gennaio 2017
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SASSARI. «L’approvvigionamento delle scorte di sangue è tornato alla normalità in tutti gli ospedali della Sardegna». La comunicazione dell’assessorato della Sanità, che ha convocato per venerdì prossimo un incontro con tutti i responsabili dei centri trasfusionali, ha riportato il sereno tra i pazienti, preoccupati per la scarsa disponibilità di sangue e per le notizie che si rincorrevano e che raccontavano di sale operatorie nel caos a causa proprio della diminuzione delle donazioni: «La carenza registrata nei giorni scorsi non ha compromesso gli interventi chirurgici urgenti mentre quelli programmati sono stati gestiti in modo tale da non creare disagi ai pazienti. La Sardegna non ha avuto un calo di donazioni – precisa ancora l’assessorato – ma ha risentito delle crisi che si sono verificate in altre zone d’Italia, dalle quali si approvvigiona anche la nostra regione». Ora la situazione nazionale, legata al freddo ma anche al picco influenzale e alle particolari condizioni di territori terremotati, è in via di risoluzione e di conseguenza, anche quella sarda è rientrata nella norma.

Nonostante non ci sia da temere per gli interventi e per le trasfusioni, la sezione sassarese dell’Avis ha diramato un appello a tutti i donatori: «In questi giorni stiamo assistendo ad una vera e propria emergenza sangue negli ospedali: «Negli ospedali in questo momento mancano oltre 2600 unità di globuli rossi in tutta Italia ed è del 16 gennaio la notizia, diffusa dalla onlus Thalassazione che anche al Brotzu di Cagliari hanno sospeso gli interventi di routine e chiuso le sale operatorie, tranne che per le emergenze. L’unico modo per scongiurare qualsiasi emergenza sarebbe donare periodicamente e in modo programmato. In questo momento sarebbe auspicabile che molte più persone si avvicinassero alla donazione, soprattutto i giovani, per garantire in maniera costante la disponibilità di emocomponenti e per rimpiazzare, eventualmente, quei donatori che per età o patologie non possono più donare. Insomma, per donare basta avere almeno 18 anni e non più di 60, 65 se già donatori, e si deve avere un peso superiore ai 50 chili, oltre che una buona pressione arteriosa un buono stato di salute». (c.z.)

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