La Nuova Sardegna

Il sogno di Jasmine: dalle moto a Modolo ai jet della Luftwaffe

di Roberto Petretto
Il sogno di Jasmine: dalle moto a Modolo ai jet della Luftwaffe

La ragazza è riuscita a entrare nella aviazione tedesca per un corso di formazione all’interno della base di Kerpen

15 gennaio 2017
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MODOLO. Scordatevi il vecchio stereotipo che mette insieme “donne&motori”. Dal piccolo paese di Modolo arriva un sibilo, il rombo di una moto che piega tra i tornanti della Planargia. In sella c’è una ragazza di 24 anni, Jasmine Madeddu, che sembra nata in Romagna, tale e tanta è la sua passione per i motori. Una passione che l’ha portata sino all’aviazione della Germania, la famosa Luftwaffe. Jasmine è entrata negli hangar, negli uffici e sulle piste del Tactical Air Force Squadron 31 “Boelcke”, di stanza a Kerpen, nella base aerea di Nörvenich. Insieme a altri 11 allievi ha partecipato a un tirocinio della formazione civile per meccanico aeronautico, specializzato nella tecnologia di manutenzione.

Quella tuta bruna, con la bandiera della Germania cucita sulla spalla, ha il sapore della conquista per la ragazza planargese “malata” di motori. In particolare quelli a due ruote e a due o più ali. I tentativi di entrare nell’aeronautica militare italiana non sono andati a buon fine e così Jasmine ha tentato la carta dell’estero. Sua madre è infatti nata in Germania, anche se da tanti anni vive a Modolo con il papà di Jasmine, Salvatore.

Sfruttando una buona conoscenza della lingua tedesca e le origini per metà teutoniche, la ragazza ha avuto la possibilità di partecipare al corso. Ma prima ha dovuto superare una selezione durissima. Sono partiti in 250, candidati provenienti da tutta la Germania. Sono rimasti appunto in 12, «i più talentuosi della formazione di alta qualità su sistemi complessi», come ha detto al giornale Kölner Stadt-Anzeiger il manager della formazione Hans-Hermann Harms.

Si può ora pensare di arrivare a pilotare un Eurofighter, uno dei cacciabombardieri dello squadrone “Boelcke”? Per ora questo rimane un sogno, ma con questo risultato Jasmine può restare in un ambiente che ama. «Sono molto contenta di essere riuscita ad arrivare sin qui», ha dichiarato Jasmine Madeddu al giornale tedesco.

Formazione tecnica a Oristano e una certa familiarità con la meccanica appresa dal padre Salvatore: «Ho ben presto trovato più interessanti gli aerei e le automobili delle bambole», ha detto ancora Jasmine.

Tutti i tirocinanti sono stati considerati «molto motivati» dagli istruttori. Tutti rapiti dal «fascino del volo». Ora avranno un ruolo fondamentale per lo squadrone: «La precisione e la serietà del loro lavoro sarà cruciale per la sopravvivenza del pilota e degli equipaggi», ha detto il colonnello Stefan Kleinheyer.

A Modolo il risultato della 24enne ha suscitato l’orgoglio del sindaco e dell’amministrazione: «A Jasmine vanno i complimenti più affettuosi e le felicitazioni di tutta l'amministrazione comunale e della comunità di Modolo», ha detto il sindaco Omar Hassan.

Gioia, ma anche rammarico: «Il suo sogno, di entrare a far parte dell’aeronautica militare e magari diventare un giorno un pilota, si sta finalmente concretizzando». Ma c’è la faccia scura della luna: «Sogno che, purtroppo, qui in Italia si è infranto a causa degli innumerevoli ostacoli e della farraginosità della nostra burocrazia oltre che della vergognosa realtà delle raccomandazioni».

La vicenda di Jasmine è anche la storia dei piccoli paesi della Sardegna dai quali i giovani si allontanano in cerca delle opportunità che qui non trovano. «Ha ragione chi dice che i giovani non hanno paura di competere, ma hanno paura che le regole siano truccate - dice il sindaco Hassan -. La conseguenza di ciò è quella di vedere i nostri territori impoverirsi sempre di più, perdendo valide professionalità, che abbiamo prima formato per poi lasciarle scappare altrove, a favore di aziende estere che invece se le contendono».

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