La Nuova Sardegna

Port authority: rush finale spunta il nome di Bagalà

Il ministero stringe i tempi sulla scelta del presidente e della sede unica Ma restano in corsa anche Massimo Deiana e Francesca Medda

10 gennaio 2017
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CAGLIARI. Sembrava essere finita dentro un cassetto, travolta dalla caduta del governo Renzi, ma la riforma delle Autorità portuali va avanti. E lo fa a tutta velocità. Tra qualche giorno il ministro dei Trasporti Graziano Delrio dovrebbe annunciare chi guiderà l’autorità unica e quale sarà la sede.

Per ora nulla di ufficiale, ma si rincorrono diversi rumors sulle scelte di Delrio. In teoria c’è una rosa di 40 nomi tra cui scegliere. Ma alcune indiscrezioni mettono in pole position Domenico Bagalá, calabrese, ma con esperienze a Cagliari al timone della Contship, la società che gestisce il terminal container a Cagliari. Ma nella rosa restano tra i candidati anche la docente universitaria Francesca Medda e l'assessore regionale ai Trasporti Massimo Deiana.

La scelta del nuovo numero uno degli scali marittimi dell’isola consentirebbe di far partire il sistema di gestione dei porti nato dalla riforma Delrio. L'Autorità istituita il 4 agosto comprende gli scali di Cagliari, Olbia, Oristano, Porto Torres, Portoscuso-Portovesme, Sant'Antioco, Santa Teresa e Golfo Aranci.

In tutta Italia è stata decretata la creazione di 15 Autorità di sistema portuale in sostituzione delle precedenti 57 Autorità Portuali. In Sardegna le due Autorità portuali di Cagliari e del nord Sardegna sono rette in questo momento da commissari straordinari. Ma accanto alla partita sul nome del nuovo presidente dell’Autorità, c’è quella della sede. Il decreto ha indicato Cagliari, ma la Regione può decidere in modo diverso, se vuole. Per ora il governatore Francesco Pigliaru non si è pronunciato. Ma indiscrezioni parlano di alcune alternative che verrebbero studiate. La prima è una sorta di sede itinerante a Cagliari e Olbia. La seconda ipotesi vedrebbe la sede principale nel capoluogo regionale, con una subautorità che avrebbe come sede Olbia. Nulla di ufficiale per ora, anche perché solo la decisione finale del ministro sbloccherà il nodo doppio di sede e presidenza. Ma la riforma, che doveva essere già completata, avrà tempi contingentati. In altre parole mancano pochi giorni per capire chi guiderà l’Autorità e dove.

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