La Nuova Sardegna

Incendiari in azione devastata scuola materna

di Nadia Cossu
Incendiari in azione devastata scuola materna

Raid vandalico al Monte Rosello: danni ingentissimi, l’istituto è inagibile

30 dicembre 2016
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SASSARI. I disegni di Babbo Natale, appesi su una delle porte della scuola, si sono miracolosamente salvati. Li avevano fatti i bambini, prima di andare in vacanza. E – almeno quelli – quando potranno tornare in classe li ritroveranno al loro posto, al limite un po’ ingialliti. Per il resto, quel che rimane all’interno del caseggiato di via Ippolito Nievo è un odore acre, pareti nere, impianti completamente distrutti, così come parte degli arredi.

È il bilancio – sicuramente parziale – dell’incendio appiccato nella notte tra mercoledì e giovedì all’interno della scuola dell’infanzia dell’istituto comprensivo di Monte Rosello alto, a Sassari. Era chiusa per le vacanze natalizie «ma ogni giorno – come ha spiegato la dirigente Rita Spanedda – il bidello passa per controllare che sia tutto a posto».

Ha fatto la stessa cosa ieri mattina, intorno alle 9. Solo che stavolta c’era qualcosa che non andava: tanto fumo. Non c’erano le fiamme alte in via Nievo, c’è stata una combustione lenta, partita quasi certamente durante la notte. Col passare delle ore la propagazione del calore ha danneggiato l’impianto elettrico e il fumo che si è sviluppato ha annerito porte, finestre, pavimento e muri. E proprio perché non si sono sviluppate fiamme in altezza nessuno nei palazzi vicini si è accorto di quello che stava succedendo e non ha quindi potuto dare l’allarme che avrebbe sicuramente limitato i danni. Il bidello ha subito chiamato i vigili del fuoco che dopo qualche minuto sono arrivati sul posto e hanno spento l’incendio avviando una prima bonifica.

Stando ai primi accertamenti si tratta di un atto vandalico in “perfetto” stile. I teppisti, infatti, sono entrati a scuola dopo aver spaccato una porta sul retro del caseggiato. Non è chiaro se la loro intenzione fosse quella di rubare qualche oggetto in particolare o semplicemente divertirsi con la diavolina. Hanno comunque raggiunto un obiettivo considerato che la scuola è stata dichiarata inagibile dai vigili del fuoco.

«Non ci sono molte parole da dire – il commento triste della dirigente – questo istituto è frequentato da circa settanta bambini. Altre volte è stato preso di mira, più che altro danneggiamenti, atti vandalici. Perché qui c’è ben poco da rubare, non dimentichiamoci che è una scuola dell’infanzia, ci sono soprattutto giochi e libri, non apparecchiature di valore».

Ma è facile “preda” per le bande dei teppisti notturni. Via Ippolito Nievo è infatti una strada chiusa, ci si arriva dopo aver fatto un breve tratto in discesa da via Grazia Deledda. Rimane nascosta e la scuola è in basso rispetto al livello della strada principale. A meno che non si vada apposta davanti al caseggiato, è impossibile accorgersi di eventuali movimenti strani. «Abbiamo sentito un odore di fumo – raccontava ieri mattina qualche abitante della zona – ma non avremmo mai immaginato che provenisse dalla scuola». C’è rabbia nelle parole di chi in quel caseggiato ha visto crescere i propri figli: «Era la scuola del mio bambino più piccolo – racconta una donna che ha deciso di andare in via Nievo non appena saputo quello che era successo – Ho voluto vedere con i miei occhi, è brutto constatare che ci sia gente che indirettamente fa del male ai bambini». Perché alla fine sono loro le “vittime” di questi atti vandalici. È a scuola che trascorrono gran parte delle loro giornate, è lì che nascono le prime amicizie e che imparano a destreggiarsi e a prendere confidenza con lettere e numeri. Quelle aule che da ieri sono meno colorate rappresentano una tappa importante nella vita di un bambino. «Non si può accettare che azioni di questo tipo restino impunite», il commento unanime delle persone riunite davanti all’ingresso. Sul posto anche la polizia municipale che ha avviato le indagini. Bisognerà attendere gli ulteriori riscontri dei vigili del fuoco che dovranno completare la relazione dell’intervento.

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