La Nuova Sardegna

Reddito di inclusione, ecco i fondi

Reddito di inclusione, ecco i fondi

L’assessore Arru: nei prossimi giorni ai Comuni la prima tranche da 14,5 milioni

19 dicembre 2016
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CAGLIARI. Il reddito di cittadinanza in salsa sarda inizia a prendere forma. Saranno trasferiti nei prossimi giorni ai Comuni quasi 14 milioni e mezzo di euro come prima applicazione del Reddito di inclusione sociale.

A comunicarlo è l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru, durante un incontro con il presidente dell’Anci, Pier Sandro Scano, il direttore dell’associazione dei Comuni, Umberto Oppus, e il direttore generale delle Politiche sociali, Stefania Manca. Proprio nei giorni scorsi Arru e la Manca hanno incontrato i tecnici del ministero e i vertici dell'Inps per mettere a punto i passaggi di applicazione del Reis. In particolare, sono stati definiti gli aspetti che consentiranno al sistema informatico della Regione di interfacciarsi con quello dell'Inps, così da avere una platea comune di beneficiari. Alle risorse regionali a disposizione per le povertà si aggiungeranno ulteriori 18 milioni del fondo sociale europeo, da mettere a bando ma destinati alle esigenze di tutti i territori. Nell’incontro con i vertici dell’Anci Arru ha anche illustrato il percorso che l’assessorato sta portando avanti per attuare dal prossimo anno il Reddito di inclusione sociale e ha confermato che mercoledì sarà a Roma, insieme con i colleghi delle altre regioni, per incontrare il ministro del Welfare, Giuliano Poletti, e definire l’ammontare delle risorse a disposizione per il Sia, ovvero il sostegno di inclusione attiva) e ampliamento della platea nazionale dei beneficiari degli interventi di inclusione attiva. Nell’incontro con Pier Sandro Scano e Umberto Oppus si è parlato anche di Plus e leggi di settore: per i primi, annuncia la Regione, è stata condivisa la necessità di avviare per il prossimo anno una fase di transizione e, quindi, una sostanziale proroga delle linee guida vigenti, in vista di un cambio di prospettiva per il triennio 2018-2020, legato alla definizione degli ambiti Plus in coerenza con gli ambiti ottimali previsti dalla riforma degli Enti locali, e con l’individuazione dei soggetti gestori nelle Unioni di comuni, singole o in convenzione tra loro.

Sul fronte delle leggi di settore, l’assessore Arru ha confermato che i 9 milioni di euro, previsti dalla variazione di bilancio approvata dal Consiglio regionale, sono stati già liquidati alla Sanità e pagati ai Comuni. L’assessore e i vertici dell’Anci hanno condiviso la necessità di revisione della normativa, fermo restando il principio di intervenire secondo criteri di equità.

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