La Nuova Sardegna

Lutto nella chiesa sarda, addio a fra Lorenzo: era l’erede spirituale di fra Nicola

di Mario Girau
Fra Lorenzo
Fra Lorenzo

Benvenuto Pinna, originario di Sardara, avrebbe compiuto martedì prossimo 97 anni di età, ottanta dei quali trascorsi nella famiglia cappuccina

17 dicembre 2016
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CAGLIARI. Un grave lutto ha colpito l'ordine dei frati minori cappuccini. Ieri è morto fra Lorenzo Pinna, il religioso che tutti in Sardegna consideravano continuatore della missione popolare svolta, da almeno 70 anni, prima dal beato fra Nicola da Gesturi, poi dal taumaturgo fra Nazareno Zucca, infine da fra Lorenzo. Una malattia respiratoria, che negli ultimi tempi ne aveva ridotto l'attività, nel primo pomeriggio di ieri gli è stata fatale.

Fra Lorenzo, al secolo Benvenuto Pinna originario di Sardara, avrebbe compiuto martedì prossimo 97 anni di età, ottanta dei quali trascorsi nella famiglia cappuccina. È infatti il 20 settembre 1936 quando si presenta, accompagnato dal padre, nel convento di viale fra Ignazio per chiedere di essere ammesso al noviziato. È accolto da fra Nicola da Gesturi del quale diventa collaboratore con l'incarico di aiuto cuoco. Primi dieci mesi a Cagliari, poi il trasferimento a Fiuggi e Poliano per completare il noviziato e fare le professioni temporanea e perpetua, prima del ritorno, sempre nel capoluogo, nel 1947, con la qualifica di infermiere del convento.

L'anno successivo lancia una delle sue realizzazioni più conosciute, il presepe meccanico, che richiama ogni anno numerosi visitatori. Altra bella e caritatevole iniziativa è la farmacia del povero: la distribuzione gratuita di campioni medicinali che rappresentati e medici regalano al frate per destinarli ai bisognosi. Uomo di grande spiritualità, dal 1976 al 2000, un mese all'anno si ritira in perfetta solitudine in cima al Monte Arcosu (Sardara) per pregare e digiunare. Il suo superiore provinciale, padre Giovanni Atzori, ha detto del ministero speciale di fra Lorenzo: «Ha distribuito tante medicine per il corpo e molte di più per l'anima».

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