La Nuova Sardegna

Regione, l’elisoccorso partirà in estate: le basi saranno ad Alghero, Olbia e Cagliari

di Mauro Lissia
Luigi Arru
Luigi Arru

Il servizio finanziato con 91 milioni per otto anni. L’appalto sarà bandito nei primi mesi del 2017 Tutti i Comuni avranno le loro piazzole d’atterraggio. Sarà costruita quella dell’ospedale di Sassari

17 dicembre 2016
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CAGLIARI. L’indispensabile servizio di elisoccorso è sempre più vicino. All’inizio dell’anno dovrebbe essere bandito l’appalto e, se non ci saranno intoppi, potrebbe essere operativo prima dell’estate. Sono questi i tempi che s’è imposta la giunta e andranno di pari passo con l’entrata a regime dell’Areus, la prossima azienda per le emergenze-urgenze, che avrà sede a Nuoro.

L’ultimo passo. Proprio la giunta ha definito i confini del bando: sarà di 91 milioni, con un contratto di otto anni. Saranno tre gli elicotteri in servizio: uno in ognuna delle tre basi di Alghero, Olbia e Cagliari. Non c’è nulla di definitivo, in futuro potranno essere e spostate, ma oggi proprio per non rallentare il bando, sono stati scelti i tre aeroporti. Poi, come sollecitato da diversi sindaci e consiglieri regionali, «nei prossimi due anni – è scritto in una nota della giunta – sarà l’Aerus se necessario a riposizionarle». Una precisazione dovuta dopo che da più parti erano stati sollevati dubbi sul perché, ad esempio, Nuoro fosse stata tagliata fuori, oppure come mai il raggio d’azione di alcune basi finissero per coprire il mare e non invece i Comuni delle zone interne. Con queste precisazioni, il caso dovrebbe essere chiuso. Però è necessaria un’altra precisazione: le basi non vanno confuse con quelle che gli esperti chiamano «elisuperfici», cioè i luoghi in cui le eliambulanze possono atterrare. Bene, ogni Comune avrà il suo «punto di contatto» e che con molta probabilità saranno i campi di calcio. Così come anche ogni ospedale avrà il suo, inserito sempre nell’ormai prossima riorganizzazione dei posti letto. Se poi quello di Sassari non ce l’ha ancora, sarà finanziato con 2,5 milioni, anche se una quota però verrà destinata alla messa in sicurezza delle altre piazzole.

Il servizio. Secondo il bando di gara, le basi di Alghero e Cagliari dovranno garantire la copertura del servizio per dodici ore e 30 minuti, mentre ad Olbia la copertura sarà tutta la giornata. La differenza ha un suo perché: «L’eliporto di Olbia – è scritto nel comunicato della Regione – dovrà garantire il servizio notturno d’urgenza oltre che per la Gallura (dove le strade non sono sempre al meglio) anche con l’isola di La Maddalena ed essere infine sempre a disposizione degli abitanti dell’Ogliastra settentrionale». Quindi il raggio d’azione di Olbia non solo sarà completo, ma «servirà a evitare che nella mappa dei Comuni ci siano zone non coperte dall’elisoccorso». Per essere ancora più chiari: nelle aree intorno ad Alghero e Cagliari quando non sarà in servizio l’elisoccorso «dovranno essere come sempre le ambulanze a garantire il servizio di trasferimento in tempi accettabili», perché – ha scritto la Regione – «nel Sud e nel Nord Ovest della Sardegna le stradesono decisamente migliori».

I medici. Ad Alghero e Cagliari il personale sanitario di pronto intervento sarà formato da quattro medici e quattro infermieri. Mentre Olbia, visto anche il servizio notturno, avrà sette medici e sette infermieri.

L’assessore. Nel comunicato della Regione, è l’assessore alla Sanità Luigi Arru a sottolineare: «Le tre basi scelte – si legge – serviranno anche a rafforzare il progetto di riorganizzazione della rete ospedaliera e consentiranno di avere da subito anche una migliore qualità nei servizi sanitari sul territorio». Ma perché in futuro non ci siano intoppi, a funzionare come un orologio svizzero – frase fatta ma efficace – dovrà essere prima di tutto l’Azienda per le emergenze-urgenze, l’Areus.

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