La Nuova Sardegna

Manovra di bilancio via libera a 305 milioni

Interventi per la stabilizzazione dei precari, sanità, elisoccorso e liquidazione Zir La maggioranza bersaglio degli attacchi al veleno lanciati dal centrodestra

03 dicembre 2016
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CAGLIARI. Alla fine il centrosinistra e l’assessore Raffaele Paci sono riusciti a portare a casa la manovra di bilancio da oltre 300 milioni. Le risorse finora sospese potranno essere spese prima di Natale. Però è stata una faticaccia per una maggioranza che aveva sì i numeri a favore (è finita 28 a 18), ma costretta anche a ingoiare diverse accuse ruvide, al veleno, da un centrodestra scatenato come non mai.

I soldi. Arrivato grazie agli arretrati pagati dallo Stato per la vertenza entrate e al risparmio grazie sul debito pubblico, il «tesoretto» – ha detto l’assessore Paci – «potrà essere trasferito subito ai destinatari per dare ossigeno a migliaia di sardi e servirà a chiudere anche alcune partite sospese». Compresa quelle delle Asl, sempre alla ricerca disperata di soldi per far fronte al disavanzo. Di fatto la manovra è più altro una variazione di bilancio, o meglio ancora correzioni in corsa, e molto meno è il più conosciuto «assestamento». È stato ancora Paci a spiegare che la seconda fase, l’assestamento appunto, potrà esserci solo dopo che la Corte dei conti effettuerà il controllo sul bilancio 2016 della Regione. Dovrebbe essere il 16 dicembre, l’udienza è stata fissata.

Le poste. Alle Asl andranno in tutto 120 milioni per ripianare parte del disavanzo (95 milioni) e rientrare dalle spese (25 milioni) anticipate per l’acquisto dei farmaci innovativi. Sempre per quanto riguarda la sanità, l’avvio del servizio di elisoccorso doveva contare su 90 milioni, ma nell’ultima nota della Regione sono scesi a 48. Altri 17 milioni saranno trasferiti ai Comuni per diversi interventi sul sociale. Con 15 milioni in tre anni, sarà completata la liquidazione dei consorzi Zir. A dividersi 12 milioni saranno l’Enas e i Consorzi di bonifica per lavori nella filiera dell’acqua. Per quanto riguarda il mondo del lavoro: 2 milioni e 100mila euro, come sollecitato da Pietro e Franco Sabatini del Pd, andranno alla Città metropolitana di Cagliari per stabilizzare i precari dell’ex Provincia. Mentre con 16 milioni in due anni l’Agenzia Forestas dovrà stabilizzare i suoi di precari. Infine con 15 milioni sarà sbloccata dopo due anni la partita degli ammortizzatori sociali in deroga.

Le accuse. Nei tre giorni abbondanti di dibattito, il centrodestra ha sparato sempre ad alzo zero contro la Giunta. Per calmare gli animi non sono state sufficienti neanche le scuse dell’assessore Paci, che ha ammesso i ritardi più che altro tecnici. Poco prima del voto finale, l’opposizione è ritornata all’attacco con tutti i suoi effettivi. Forza Italia ha denunciato un filotto di «mance a piene mani», mentre «non c’è traccia di neanche un soldo per le famiglie numerose». I Riformatori hanno lanciato dubbi sulla legittimità dei debiti fuori bilancio destinati alle società partecipate: «C’è il rischio che la legge sia impugnata». Fdi-An ha sostenuto che «questo bilancio è cominciato male ed è finito peggio». Anche l’Udc e il Psd’Az non sono stati teneri: «Non c’è un intervento contro le povertà, ma solo coperture finanziarie alla rinfusa». Fra non molto in Consiglio si comincerà a parlare della Finanziaria 2017 e con questo clima acceso saranno di sicuro fulmini e saette per diverse settimane.

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