La Nuova Sardegna

Cagliari, sorveglianza antincendi alla Asl 8: 11 lavoratori perdono il posto

La sede della Asl 8
La sede della Asl 8

Il sindacato denuncia: l'azienda sanitaria non ha inserito la clausola sociale nel bando di gara per il nuovo appalto e i "vecchi" operatori sono finiti in strada

03 dicembre 2016
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CAGLIARI. Niente clausola sociale nel bando della Asl 8 per il servizio di sorveglianza antincendio e così undici padri di famiglia sono stati licenziati il 30 novembre scorso nonostante i quattro anni di lavoro negli ospedali Santissima Trinità e Marino. L’appalto è stato regolarmente vinto da una società di Udine che dovrà garantire la sorveglianza antincendio in tutti gli ospedali della Asl 8, ma, nonostante l’ampliamento del servizio, per gli undici operatori antincendio della precedente società non c’è più posto.

Spiega Valerio Mereu della segreteria regionale Uil Trasporti: «Il posto poteva esserci, sarebbe bastato che la Asl 8 avesse sensibilità riguardo al problema dell’occupazione. Invece - sottolinea il sindacalista - la Asl 8 ha fatto il bando senza inserire la clausola sociale come invece hanno fatto per esempio altre aziende sanitarie italiane. I contratti di categoria sono di due tipi: uno firmato dai sindacati confederali per la guardia fuochi, un altro invece firmato da un sindacato autonomo per la sorveglianza antincendi, quest’ultimo non prevede la clausola sociale il cui inserimento, quindi, resta a discrezione della Asl. Il licenziamento è stato comunicato il 24 novembre, dal 30 scorso i lavoratori sono in strada. Abbiamo chiesto subito un incontro all’azienda ma non abbiamo ancora ricevuto risposta, abbiamo chiesto un incontro anche all’assessore regionale alla Sanità, Alberto Arru, ma anche dall’assessorato non abbiamo ricevuto riscontri. Ripeto, la Asl poteva scegliere di non mandare per strada questi undici lavoratori». Erminio Tramatzu è uno degli undici licenziati ed è rappresentante sindacale aziendale: «La clausola sociale c’è per il portierato, per le guardie giurate per noi invece è a scelta».

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