La Nuova Sardegna

Mutui casa agevolati, la Regione revoca le convenzioni con tre banche

Mutui casa agevolati, la Regione revoca le convenzioni con tre banche

Interrotti i rapporti con Banco di Sardegna, Banca Intesa San Paolo e Unipol. Prevista una nuova gara per selezionare gli istituti di credito

02 dicembre 2016
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CAGLIARI. La Regione Sardegna ha deciso di disdire le convenzioni con Banco di Sardegna, Banca Intesa San Paolo e Unipol Banca per l’erogazione dei mutui regionali agevolati per la prima casa. Una delibera approvata oggi dalla Giunta su proposta dell’assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda prevede anche l’avvio di una nuova procedura di gara per selezionare, a condizioni riviste, gli istituti di credito. La decisione arriva dopo un braccio di ferro cominciato all’inizio dell’anno dopo le numerose segnalazioni di cittadini titolari di mutui regionali ai quali gli istituti avevano negato la rinegoziazione in un momento di tassi bancari ridotti.

«La Giunta ha il dovere di difendere l’interesse dei cittadini che hanno diritto ad avvantaggiarsi delle leggi dello Stato e della congiuntura caratterizzata da tassi bancari particolarmente bassi», spiega Maninchedda, che aveva sollecitato le banche convenzionate a rinegoziare i mutui nell’interesse dei beneficiari, adeguandoli alle condizioni di mercato. Finora sono stati rilasciati 2.200 nulla osta alla rinegoziazione, a fronte di 2.810 richieste, secondo dati forniti dall’assessorato dei Lavori pubblici.

«Nonostante le sollecitazioni, le operazioni di rinegoziazione non hanno avuto buon esito, tranne che per una banca - afferma Maninchedda - In questo modo si è bloccata la possibilità di un notevole risparmio economico per i cittadini sardi e per la stessa Regione. Il 9 settembre ho scritto alle banche, ribadendo ancora una volta che la mancata applicazione delle direttive crea un danno economico. Non avendo avuto per l’ennesima volta alcun riscontro, abbiamo deciso di revocare la convenzione in difesa dei sardi e dei loro diritti».

In Sardegna la legge 32 del 1985 ha istituto un Fondo per l’edilizia abitativa che prevede contributi per la prima casa con l’abbattimento del tasso d’interesse applicato ai mutui regionali, anche per interventi di recupero o di acquisto con ristrutturazione nei centri storici.

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