La Nuova Sardegna

Hiv, nell’isola 57 nuovi casi: è allarme tra i giovani

di Alessandro Pirina
La marcia della Lila a Cagliari (Foto Mario Rosas)
La marcia della Lila a Cagliari (Foto Mario Rosas)

La presidente della Lila: il livello di guardia si è abbassato, serve più prevenzione. In molti non sanno di avere contratto il virus e non si sottopongono al test

02 dicembre 2016
1 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. L’Aids fa sempre paura. Anche più del passato, perché il livello di guardia è ai minimi termini. Nell’isola i casi di infezione sono in leggero calo, ma non si tratta di dati reali. Riguardano solo chi si è sottoposto al test e ha scoperto di essere sieropositivo. C’è un esercito di malati inconsapevoli che scopre di essere stato contagiato solo nella fase di Aids conclamata. A denunciarlo è Brunella Mocci, presidente della Lila, che anche ieri sera, in occasione della Giornata mondiale, ha organizzato una marcia nel centro di Cagliari per ricordare i tanti che hanno perso la battaglia contro l’Aids. «Gli ultimi dati parlano di una leggera flessione delle nuove infezioni – dice –. Nel 2015 sono state 57 le persone che hanno scoperto di essere sieropositive, contro le 61 del 2013 e le 63 del 2014. Ma sono solo quelle che hanno fatto il test. In Italia ogni anno si registrano circa 4mila nuovi casi, ma ce ne sono altri 20-25mila che non sanno di essere stati contagiati»

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Il dossier

Intimidazioni agli amministratori: nell’isola casi aumentati del 20 per cento

di Andrea Massidda
Le nostre iniziative