La Nuova Sardegna

Allevamento di pesci, l’asta va deserta

di Simone Repetto

Nessun acquirente per l’avallotteria di Carloforte: la base di partenza era di un milione e 350mila euro

02 dicembre 2016
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CARLOFORTE. È andata deserta la prima asta provinciale per la vendita dell'avannotteria dell'isola di San Pietro. Il bando, pubblicato dalla Provincia di Cagliari a fine luglio, è scaduto il 9 novembre senza alcuna manifestazione di interesse. La base di partenza, fissata come valore del bene (e delle aree di pertinenza), era di un milione e 350 mila euro, con un probabile valore di mercato intorno ai due milioni di euro. Nonostante le grandi potenzialità connesse al rilancio della struttura, il risultato dell'asta è stato inequivocabile.

Storia travagliata quella del cosiddetto Ceprigap (Centro provinciale per la riproduzione dei gamberi peneidi), che si trova in località Geniò, a sud dell'isola. Dopo lunghi e accurati studi tecnico-scientifici di settore, l'impianto provinciale divenne operativo nel 1998, risultando essere unico in Italia per tipologia di processo e prodotto adottata, ovvero la riproduzione del gamberone imperiale Marsupeanus japonicus, con possibilità di sviluppare un fiorente business con la vendita degli avannotti (anche di altre specie), ma soprattutto con l'accrescimento degli stessi fino alla taglia commerciale richiesta dal mercato. Si iniziò con la vendita dei gamberetti, affidando la gestione a un'azienda del cagliaritano con cui, successivamente, la provincia aprì un lungo contenzioso giudiziario (terminato solo di recente al Consiglio di Stato) che, di fatto, bloccò lo sviluppo imprenditoriale dell'attività. Portata avanti solo marginalmente e temporaneamente dall'ente provinciale stesso (nominato custode giudiziario), al solo fine di coprire i costi di gestione dell'impianto. Il cui prodotto interessava a qualcuno, come dimostrò l'arrivo di tir dall'Albania per acquistare gli avannotti e allevarli per il mercato, portando il grosso del valore aggiunto creato dalla filiera oltre Italia. Dopo circa un decennio di fermo, l'impianto rischia un decadimento irreversibile, se presto non verrà riavviato. Con l'ulteriore problema di chi se ne dovrà occupare da gennaio, in quanto l'avannotteria dovrebbe passare alla nuova provincia del sud Sardegna. La quale dovrà decidere se vendere, rilanciando una nuova asta che riduca il valore di partenza del bene per renderlo più appetibile, oppure scegliere altre strade, valutando forme di gestione esterne mantenendone la proprietà.

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