La Nuova Sardegna

Orlando rassicura il Nord: la Corte d’appello è salva

di Luca Fiori
Orlando rassicura il Nord: la Corte d’appello è salva

Il responsabile della Giustizia: «La riorganizzazione non riguarderà l’isola» Oggi visita al carcere di Bancali: «Lavoriamo per aumentare gli organici»

01 dicembre 2016
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SASSARI. «La Corte d’appello di Sassari non verrà toccata, lo sforzo che dobbiamo fare in questo momento è concentrato su regioni in cui ci sono più corti d’appello e non quelle come la Sardegna in cui ce n’è una con sezioni distaccate. I sardi e i sassaresi stiano tranquilli».

Prima di affrontare dal palco dell’Hotel Grazia Deledda il tema del referendum, il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha voluto ribadire le intenzioni del Governo sulla più volte paventata chiusura della sezione sassarese della Corte d’appello. Istituita nel 1990, quella di Sassari è al centro da tempo di una lunga battaglia per diventare sezione autonoma che ha visto coinvolti negli anni giudici, magistrati, avvocati, parlamentari e rappresentanti delle istituzioni territoriali. L’ipotesi in discussione al tavolo della Commissione istituita dal ministro della Giustizia per la riorganizzazione della geografia giudiziaria del Paese non riguarderebbe però - almeno al momento - l’isola. Davanti a una platea di circa duecento persone, il ministro ha poi spiegato perché votando Sì al referendum si avrebbero ricadute positive sul sistema giustizia italiano e non si non si avrebbero invece ricadute negative per una regione a statuto speciale come la Sardegna. «Non cambierebbe niente - ha detto il ministro Orlando - perché come sapete l’assetto che è stato definito dalla Costituzione non viene modificato su questo punto. Quello che può cambiare davvero - ha aggiunto il rappresentante del Governo - è un sistema che complessivamente è in grado di assumere decisioni in tempi più rapidi, di rafforzare la capacità decisionale della nostra democrazia anche alla luce dei grandi cambiamenti che si sono determinati nel mondo. Insomma se il mondo corre la democrazia non può semplicemente continuare a camminare e oggi con il superamento del bicameralismo, con l’introduzione di meccanismi mediante i quali aumentare la stabilità dei governi noi siamo in grado di costruire una Costituzione repubblicana 2.0, quindi adeguarla a questa fase storica mantenendo tutti i suoi valori e i suoi obiettivi fondamentali». A fare gli onori di casa ieri sera al dibattito organizzato all’ora di cena c’erano il sindaco Nicola Sanna e la deputata del Pd Giovanna Sanna.

Stamattina prima di rientrare nella penisola il ministro Orlando farà una breve visita al carcere di Bancali da dove proprio pochi giorni fa si è levato un appello dei sindacati che hanno denunciato una carenza organica nei vari ruoli pari a 110 unità. «Lo sforzo che stiamo conducendo - ha detto ieri sera Orlando - per garantire nel passaggio al Senato un aumento degli organici della polizia penitenziaria. Nel passaggio alla Camera abbiamo realizzato un obiettivo importante che è quello dei cancellieri che verranno reclutati nei prossimi mesi, ora la tappa del Senato può essere quella buona per anticipare anche l’assunzione che era prevista per il prossimo anno di un numero consistente di poliziotti penitenziari».

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