La Nuova Sardegna

«Devo partire per Londra», sassarese abbandona il suo cane sui monti di Nuoro: denunciato

di Luigi Soriga
«Devo partire per Londra», sassarese abbandona il suo cane sui monti di Nuoro: denunciato

Prima aveva chiesto aiuto agli animalisti per sistemare Lake, poi ha deciso di disfarsene lasciandolo al gelo sull’Ortobene

30 novembre 2016
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SASSARI. La conversazione su WhatsApp è talmente spontanea da sembrare quasi surreale: «Ciao stiamo cercando il tuo cane ma non riusciamo a trovarlo: puoi indicarmi bene dove lo hai lasciato?». «Nella strada principale che va al monte Ortobene». «Ok, speriamo non sia morto». «Lo spero anche io, ma ho seri dubbi». «In che senso?» «Non è abituato a cercare cibo e acqua anche se al monte ci sono molte fonti. E in più attacca le macchine perché è stato investito da piccolo».

Le valigie per partire a Londra erano già pronte, il biglietto era fatto ma restava un fastidiosissimo impiccio: a chi rifilare il proprio cane? Il suo amico a quattro zampe, lo si vede nei selfie di Facebook, padrone e cane in un tenero muso a muso, non è certo benedetto dal santo pedegree. Il classico cagnolone bianco da canile, un meticcio purissimo di strada da almeno 10 generazioni. Difficilmente c’è la gara per le adozioni. Così, una ventina di giorni prima della partenza, un sassarese di 46 anni, residente a Nuoro, si è rivolto a delle amiche animaliste di Sassari perché facessero un tam tam sui social per trovare una sistemazione a quella palla al piede pelosa e scodinzolante. E Facebook in questi casi è una macchina da guerra, e dopo un paio di giorni l’aspirante nuova padroncina di Lake si fa risentire: «Vorrei prendermi cura del cane». Ma la risposta la lascia secca: «Troppo tardi: visto che nessuno si era fatto vivo l’ho già abbandonato sul Monte Ortobene». Ed ecco come nasce quella candida ed ingnara confessione su WhatsApp che descrive un abbandono e una condanna a morte per un cane. Ora quegli screen shot sono stampati sulla scrivania dei carabinieri di Nuoro, assieme ad una dettagliata denuncia presentata da una delle associazioni animaliste che si erano mobilitate per la ricerca di Lake. La foto del desaparecidos era finita subito sul gruppo Facebook “Sei di Nuoro se...”, il post aveva collezionato migliaia di visualizzazioni e si è innescato subito una sorta di Chi l’ha visto. Dopo qualche giorno arrivano i primi avvistamenti al primo chilometro della strada che risale l’Ortobene. L’animale non aveva macinato molta strada. Una volontaria dell’associazione sale in macchina e con un po’ di fortuna incrocia il piccolo vagabondo. Il quale è piuttosto spaventato e disorientato, ma a prima vista non se la passa così male e non sembra malconcio. Anzi, a dirla tutta non è per niente entusiasta di essere soccorso, tanto è vero che assesta un bel morso sulla mano della sua salvatrice. La quale però non molla la presa e carica Lake nel bagagliaio. Lo porta dal veterinario che accerta due cose: la prima è che il cane è in ottima forma, la seconda è che non ha microchip. Ora è ospite da un’associazione e in cerca di un padrone un tantino più responsabile. Il suo vecchio proprietario, quello che lo abbracciava nelle foto, invece al ritorno da Londra avrà una bella sorpresa: i soldi guadagnati a Londra serviranno per pagare avvocati e sanzioni.

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