La Nuova Sardegna

Eurallumina, il tempo è scaduto

di Tamara Peddis
Eurallumina, il tempo è scaduto

Le tute verdi: «Vogliamo risposte, pronti a proteste eclatanti». Giovedì il ministro Calenda a Cagliari

29 novembre 2016
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IGLESIAS. Il progetto Eurallumina è giunto alle battute finali dopo tanti anni di lotte operaie e sindacali. Ieri sono scaduti i sessanta giorni per le verifiche da parte del servizio di valutazioni ambientali della Regione e della provincia del sud Sardegna sulle integrazioni richieste all'azienda di Portovesme in riferimento al progetto di ripresa produttiva dello stabilimento fermo da sette anni.

E proprio in vista di quest' ultima e decisiva fase dell'iter autorizzativo, gli operai si sono ritrovati a Cagliari in via Roma davanti alla sede dell'assessorato all'Ambiente e hanno organizzato un'assemblea generale che ha chiuso una settimana di presidio permanente. Con striscioni, megafono e slogan urlati a squarciagola, le tute verdi hanno manifestato la necessità e l'importanza di portare avanti il progetto che darebbe occupazione a centinaia di lavoratori. Da lunedì infatti le tute verdi hanno iniziato dei sit in quotidiani a Cagliari per tenere alta l'attenzione delle istituzioni e dell'opinione pubblica sulla loro vertenza e sul processo di riavvio dell'impianto situato nel nucleo industriale del Sulcis Iglesiente.

Dopo la scadenza dei sessanta giorni utili per verificare le integrazioni al progetto, fornite dall'Eurallumina, gli operai attendono con ansia adesso la definitiva conferenza di servizi che dovrebbe svolgersi entro il prossimo 20 dicembre. «Sollecitiamo – ha detto la rsu di fabbrica – perché si pervenga al definitivo esito positivo e al rilascio delle autorizzazioni, e siamo pronti a dare un ulteriore spinta affinchè il verdetto non ci veda penalizzati». Gli operai, come hanno sottolineato più volte, sono decisi a mettere in atto tutte le possibili azioni di mobilitazione e se necessario di un'aspra protesta affinchè la fabbrica, fermata dalla multinazionale russa Rusal sette anni fa per la crisi del mercato, possa oggi rimettere in marcia gli impianti e richiamare a lavoro gli operai. Il progetto di riavvio dello stabilimento di proprietà della Rusal è sul tavolo degli uffici regionali dell'assessorato all'ambiente. Sono stati esaminati soprattutto i diversi aspetti legati alla tutela e salvaguardia ambientale e nell'ultima conferenza di servizi gli enti preposti dovranno decidere il possibile rilascio delle autorizzazioni. Solo se la decisione sarà positiva si potrà realizzare il progetto. L'investimento per la ripresa della produzione è di circa 200 milioni di euro, con un impatto occupazionale di 357 lavoratori, di cui 100 nuove assunzioni. L'Eurallumina rappresenta il primo anello della filiera dell'alluminio nel polo industriale di Portovesme. Il secondo è rappresentato dall'ex Alcoa chiusa da quattro anni e ancora in fase di trattativa per essere ceduta ad un nuovo acquirente. Tra operai e sindacati c'è molta attesa soprattutto per la portata occupazionale dell'intero progetto Eurallumina. E qualche buona nuova potrebbe arrivare giovedì dal ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, atteso a Cagliari per un incontro sul referendum alle 18 al T Hotel. Ma prima del dibattito politico il ministro avrà un faccia a faccia con i sindacati per il fare il punto sulle principali vertenze industriali della Sardegna.

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