La Nuova Sardegna

l’opposizione

I Riformatori su Pigliaru: male la sanità, bene l’università

di Vincenzo Garofalo

SASSARI. I Riformatori danno la pagella alla giunta Pigliaru per la sanità e accendono un falò di polemiche con la maggioranza. Da Sassari il partito coordinato dall’ex assessore Pietrino Fois...

19 novembre 2016
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SASSARI. I Riformatori danno la pagella alla giunta Pigliaru per la sanità e accendono un falò di polemiche con la maggioranza. Da Sassari il partito coordinato dall’ex assessore Pietrino Fois distribuisce i voti ai vari ambiti della sanità, misurando separatamente quanto fatto in due anni e mezzo di mandato dall’assessore Luigi Arru e dall’intero esecutivo regionale. La valutazione media è da bocciatura: un 5 stiracchiato. Voti spiegati punto su punto da Franco Meloni, responsabile del Centro studi dei Riformatori, che ha svolto un dettagliato studio sul sistema sanitario isolano.

Il voto peggiore va all’azienda ospedaliera Brotz, un 3 secco: «Emerge chiaramente come nella volontà della giunta manchi l’idea di attribuzione di un ruolo di primo piano all’unico ospedale di rilievo nazionale dell’isola». Appena un punticino in più viene assegnato alla materia indicata come “territorio”: un 4 in pagella giustificato dal fatto che, «non si chiude un sistema ospedalocentrico senza una vera rivoluzione dell’assistenza territoriale». I voti continuano impietosi con un 4,5 per l’erogazione dei servizi che, secondo i Riformatori, «registra una progressiva diminuzione dell’offerta, sia in termini di qualità sia di distribuzione geografica». C’è addirittura un non classificato alla voce “finanziamento”: «La spesa è aumentata e a oggi restano 350 milioni di euro da ripianare». Voti più clementi su continuità delle cure (5), prevenzione (5,5), futuro (5+), rete ospedaliera(6-), fino ad arrivare alle due sufficienze: un 6+ alle nomine dei direttori generali, , «anche se mi lascia perplesso la nomina del direttore del Brotzu» dice Meloni; e poi un 7 smagliante per la voce Università: «è la materia preferita dalla Giunta. buoni finanziamenti e buona l’idea di unificare gli ospedali sassaresi». La scintilla che fa scoppiare le polemiche è l’assenza alla lettura dei voti del futuro direttore generale dell’Ats, Fulvio Moirano: «Aveva dato la sua adesione, ma l’assessore lo ha richiamato a una riunione», accusa Attilio Dedoni.

In risposta arriva il contrattacco del consigliere regionale Pd, Luigi Ruggeri: «Per il periodo di Cappellacci e dei Riformatori la spesa sanitaria è stata abbandonata a sé stessa, con un incremento costante di costi che ha portato la Sardegna al record negativo in Italia. Per onestà intellettuale dovrebbero prendere atto che questa Giunta sta mettendo ordine laddove loro hanno fallito».

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