La Nuova Sardegna

la riforma e le incognite

Equitalia, sciopero anche nell’isola

I 320 lavoratori domani aderiranno alla protesta sindacale

13 novembre 2016
1 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Anche i lavoratori sardi di Equitalia, circa 320 impiegati in dieci sedi sparse sul territorio, aderiscono alla prima giornata di sciopero proclamato per domani dalle categorie nazionali Fisac-Cgil, First-Cisl, Uilca, Ugl Credito e Fabi. Una delegazione sarà a Roma per partecipare alla manifestazione nazionale in piazza Santa Maria di Loreto. La ragioni della protesta sono legate soprattutto all'incertezza sul futuro degli ottomila dipendenti che, in base al decreto del 22 ottobre che riorganizza l'attività di Equitalia, svolgeranno il loro lavoro dentro l'Agenzia delle entrate ma senza le garanzie previste dal codice civile: «Sulla nostra categoria – denunciano i sindacati regionali – è stato scaricato il peso dell'impopolarità che l'attività della riscossione suscita in un Paese in attesa perenne di una riforma fiscale strutturale». Tra le rivendicazioni di questa prima giornata di sciopero ci sono il recupero del potere d'acquisto delle retribuzioni ferme da sei anni, la riforma del fondo di previdenza di settore e il riconoscimento delle professionalità acquisite. Oltre a questo, i sindacati chiedono che i dipendenti restino nel perimetro dell'ente pubblico: «I lavoratori di Equitalia – sottolineano le categorie – hanno sempre lavorato con serietà, correttezza e professionalità nei confronti dei contribuenti e, soprattutto, nel pieno rispetto delle leggi».

Il blitz

Sassari, controlli dei Nas in tutta l’isola: sequestrati 855 chili di uova e colombe di Pasqua scadute o conservate tra i topi

Le nostre iniziative